Burioni si sottrae al confronto sui vaccini con Giarrusso e viene aspramente criticato

07/02/2018 di Redazione

La lite tra l’immunologo Roberto Burioni e il candidato del Movimento 5 Stelle (ed ex Iena) Dino Giarrusso non è passata inosservata nel mondo del web. I due hanno usato toni totalmente divergenti nell’ormai centrale dibattito sui vaccini. L’immunologo del San Raffaele aveva affermato che «candidati grillini amici dei ‘genitori informati’ pensano di rifarsi una verginità cancellando i loro post del passato», postando uno screenshot di Giarrusso.

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ALESSANDRO GILIOLI BURIONI, IL PRECEDENTE: LA LITE DEL MEDICO CON GIARRUSSO

Nel messaggio dello screenshot, l’ex Iena manifestava dubbi sulla legge che prevede l’obbligatorietà dei vaccini. Immediata la risposta di Giarrusso, che ha affermato di non aver mai cancellato nulla e di non essere mai stato un no-vax. Il candidato del Movimento 5 Stelle, poi, ha chiesto un confronto sul tema allo stesso Burioni, chiudendo in toni piuttosto polemici con questa domanda: «Ci sta o fa il troll?»

Secca la risposta di Burioni, che ha liquidato rapidamente la questione come è solito fare sui social network. Il dottore ha affermato che nel dibattito sui vaccini ci sono solo due possibilità: il confronto tra pari (invitando Giarrusso a laurearsi e specializzarsi in medicina) o l’ascolto della persona infomrata (in questo caso Burioni), tacendo e ringraziando alla fine per la spiegazione.

ALESSANDRO GILIOLI BURIONI, LA RISPOSTA DEL GIORNALISTA DE L’ESPRESSO

Questa volta, però, l’atteggiamento di Roberto Burioni non è piaciuto a molte persone. Tra queste, anche la firma de L’Espresso Alessandro Gilioli che ha ottenuto lo spunto per scrivere un post su Facebook molto polemico nei confronti dell’immunologo. Secondo il giornalista, infatti, l’atteggiamento troppo sbrigativo e supponente di Burioni – soprattutto nei confronti di persone comuni – ricorda quello di tanti medici che non riescono a entrare in sintonia con il proprio paziente, che «non hanno tempo» e che ti lasciano perplessi all’uscita dello studio.

Insomma, una contestazione non nel merito, ma nel metodo. Che arriva in un momento in cui la popolarità sui social network dell’immunologo Roberto Burioni è arrivata a toccare picchi altissimi.

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