Il sindaco di Arezzo fa causa alla Boschi: «Ha danneggiato l’immagine della città»

Esiste un brand Arezzo e, secondo il sindaco della cittadina Alessandro Ghinelli, Maria Elena Boschi lo sta ripetutamente infangando a livello nazionale e internazionale per il caso Etruria. Pertanto, il primo cittadino ha intenzione di fare causa al sottosegretario alla presidenza del Consiglio e al padre.

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ALESSANDRO GHINELLI, LA CAUSA ALLA BOSCHI

Va dritto come un treno, Ghinelli, sindaco di centro-destra. Al giornalista Klaus Davi ha rilasciato la seguente dichiarazione di guerra: «Non sono in grado di dare cifre – ha detto Ghinelli – ma sono mesi che, del tutto immeritatamente, il brand Arezzo, sulla stampa italiana e internazionale, nei telegiornali della Cnn, sulla tv tedesca, sui giornali francesi, spagnoli perfino cinesi, viene associato alle vicende della famiglia Boschi, a storie di presunte truffe dei risparmiatori e manipolazioni».

Secondo il sindaco, dunque, il caso di Banca Etruria sta pesantemente incidendo sulla reputazione internazionale della città toscana che, per diversi anni, ha vissuto sul suo meraviglioso ritratto emerso dal pluripremiato fil di Roberto Benigni La vita è bella. E il capro espiatorio individuato è proprio Maria Elena Boschi in solido con la sua famiglia.

ALESSANDRO GHINELLI: «INFANGATO IL BRAND AREZZO»

«Per questo – ha aggiunto il sindaco Ghinelli – riteniamo l’atto un segnale anche verso i cittadini infangati internazionalmente dalla Boschi e dalla sua famiglia senza aver fatto assolutamente nulla per meritarlo. Il ricavato della causa lo destinerò totalmente al ristoro dei cittadini che hanno perso tutto con l’azzeramento di Banca Etruria».

Ultimamente, il nome di Arezzo è comparso più volte sulla stampa nazionale e internazionale, indissolubilmente legato alla commissione parlamentare sulle banche, presieduta da Pier Ferdinando Casini. La Boschi ha sempre negato un suo coinvolgimento o un coinvolgimento del governo nella questione del salvataggio di Banca Etruria, ma le indiscrezioni di stampa l’hanno sempre accostata alla vicenda. Ora, la città di Arezzo presenta il conto. Che potrebbe essere molto salato.

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