Alessandra Mussolini usa il pappagallo di peluche per dire: «Raggi e immondizia è un tutt’uno»

Deve essere per forza di cose un’altra trovata per la campagna elettorale sui social network. Alessandra Mussolini, infatti, ci presenta il suo nuovo pappagallo parlante di peluche e lo fa attraverso le sue Instagram Stories. Grazie a questo escamotage, infatti, l’europarlamentare uscente di Forza Italia ha scelto di denunciare la situazione dei rifiuti in alcuni quartieri di Roma, soprattutto lungo le strade che portano all’aeroporto di Ciampino.

Alessandra Mussolini e il pappagallo parlante

«Questa è la Raggi e l’immondizia – ha detto Alessandra Mussolini nei 15 secondi di messaggio lanciato via Instagram Stories -. Raggi e immondizia è un tutt’uno». La sua affermazione è stata fatta brandendo tra le mani l’ormai famoso pappagallo di peluche che ha ripetuto: «Raggi e immondizia è un tutt’uno», tra l’altro con un movimento anche piuttosto divertente dell’ala.

Ovviamente, il fotogramma con il pappagallo sta già diventando virale in rete. Ma la comunicazione politica, soprattutto quella dei giorni nostri, sembra passare attraverso trovate sempre più paradossali. Di Alessandra Mussolini, nelle ultime settimane, ricordiamo la disputa – sempre in escalation – con Jim Carrey e sulla vignetta satirica su Benito Mussolini. Ma possiamo citare allo stesso modo anche il caso della gaffe di Giorgia Meloni (poi diventata vero e proprio oggetto di un video a tema) sulle zucchine di mare.

L’attacco via social di Alessandra Mussolini a Virginia Raggi

Il problema dei rifiuti a Roma è uno degli strumenti più utilizzati per attaccare l’attuale amministrazione di Virginia Raggi. La presenza di materiali ingombranti accanto ai cassonetti rappresenta una costante nella Capitale da qualche tempo a questa parte, complice anche il malfunzionamento di alcuni impianti e l’incendio del Tmb Salario, oltre ai problemi della società partecipata che si occupa di smaltimento e alla mancanza di visione politica sulla questione. Ma non avevamo mai assistito, fino a questo momento, a un attacco politico via social sfruttando un pappagallo di peluche.

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