Augurò la morte alla Boldrini, direttore della Gazzetta di Lucca sospeso per tre mesi

I fatti contestati risalgono a un anno fa. Aldo Grandi, direttore della Gazzetta di Lucca, scrisse un editoriale, pubblicato sulla Gazzetta di Viareggio, in cui affermava che bisognava «pregare e pregare con tanta intensità da sperare di poter riuscire, prima o poi – meglio prima che poi – a far sì che Laura Boldrini venga colpita da un male incurabile». Ora, è arrivata la decisione dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio che ha deciso di sospendere dall’albo, per un periodo della durata di tre mesi, il giornalista che si è reso protagonista di queste affermazioni.

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Aldo Grandi, il giornalista sospeso per offese a Laura Boldrini

L’articolo di Grandi si intitolava «Laura Boldrini male incurabile» e accusava l’allora presidente della Camera dei Deputati di aver «permesso a tutti di entrare in Italia». Il procedimento era stato preso in esame in un primo momento dal collegio disciplinare dell’Ordine dei Giornalisti; in una fase successiva, lo stesso collegio ha accorpato una ulteriore prova del comportamento scorretto, da un punto di vista della deontologia professionale, di Aldo Grandi.

Il 14 giugno scorso, infatti, lo stesso giornalista aveva pubblicato un nuovo articolo dello stesso tenore, questa volta sulla Gazzetta di Lucca, in cui affermava, a proposito della vicenda riguardante Laura Boldrini, di voler portare avanti «ancora una battaglia…nessuna pietà e nessuna marcia indietro».

Aldo Grandi, la decisione dell’Ordine dei giornalisti

Immediatamente convocato in via della Torretta dall’Ordine dei Giornalisti del Lazio, Aldo Grandi non si è presentato. Si è recato nella sede, invece, il testimone Luigi Briganti che aveva avanzato per primo l’esposto nei confronti del direttore della Gazzetta di Lucca. Quest’ultimo ha dichiarato che avrebbe provato lo stesso sdegno anche se queste frasi fossero state rivolte a un qualsiasi altro cittadino.

Di conseguenza, l’Ordine dei Giornalisti ha deciso di agire, pur non ascoltando la testimonianza del diretto interessato. Aldo Grandi, così, è stato sospeso – con voto all’unanimità – per tre mesi dall’esercizio della professione. La sospensione (uno dei provvedimenti disciplinari che possono riguardare i giornalisti) non è comunque la sanzione più grave. Oltre all’avvertimento, la censura e la sospensione, infatti, il collegio disciplinare dell’Ordine dei Giornalisti ha a disposizione anche la radiazione. Il caso di Aldo Grandi è stato quindi considerato una compromissione della dignità professionale.

(Foto: ANSA / GIUSEPPE LAMI)

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