La delegazione russa da domani lascerà l’Italia «dopo averla aiutata a combattere il coronavirus»

Dal 7 maggio inizierà l’operazione di rientro in patria per la delegazione della Russia arrivata in Italia, e soprattutto nelle regioni del nord, nel pieno dell’emergenza coronavirus, per fornire aiuti e supporto logistico al personale medico e di protezione civile del nostro Paese. L’annuncio in merito agli aiuti russi è stato dato dal ministro della Difesa Serghei Shoigu che ha affermato: «Domani inizieremo a ritirare le unità militari russe dall’Italia».

LEGGI ANCHE > Il messaggio della Russia al quotidiano La Stampa: «Chi scava una fossa al prossimo ci finirà prima»

Aiuti russi, da domani sono in partenza verso Mosca

La missione del Cremlino nel nostro Paese nel corso dell’emergenza coronavirus è stata al centro di un ampio dibattito e di varie polemiche relative alla sua natura e al suo scopo originario. Un dibattito che ha visto al centro il quotidiano La Stampa che è stato preso di mira più volte dall’ambasciata russa e dai suoi account social, sostenendo che le inchieste giornalistiche sulla missione russa in Italia fossero animate da un pregiudizio nei confronti di Mosca.

Gli aiuti russi in Italia sono iniziati il 23 marzo, quando all’aeroporto di Pratica di Mare sono arrivati nove aerei cargo che hanno messo a terra diversi mezzi militari e che hanno rappresentato il primo ponte aereo tra Russia e occidente dall’inizio dell’emergenza coronavirus. Una missione che secondo alcuni, è questa la teoria portata avanti nell’inchiesta de La Stampa, avrebbe avuto un valore molto modesto dal punto di vista medico scientifico ma che, in realtà, aveva obiettivi diversi, come quello di allentare le tensioni con l’occidente, utilizzando l’Italia come ponte per ottenere sconti sulle sanzioni internazionali a cui Mosca è sottoposta.

In ogni caso, dopo quasi un mese e mezzo di permanenza in Italia, gli aiuti russi al nostro Paese rientreranno: l’obiettivo dichiarato è stato quello della sconfitta del coronavirus. Che, secondo la narrazione di Mosca, è un dato di fatto in Italia a cui la Russia – con i suoi aiuti militari – ha contribuito.

Share this article