Agnelli candida Moratti alla guida della Figc. È finita Calciopoli?

04/10/2018 di Enzo Boldi

Il nome a sorpresa per sparigliare le carte in tavola in Federcalcio arriva da chi meno ci si aspetta. Andrea Agnelli, presidente della Juventus, vuole candidare Massimo Moratti alla guida della Figc, commissariata da quasi un anno e alla ricerca di un nome forte dopo le dimissioni di Carlo Tavecchio. Una strana alleanza – condivisa anche da altri club di Serie A – dopo la «battaglia» su Calciopoli tra Juventus e Inter.

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Oltre ai bianconeri, l’appoggio alla candidatura di Massimo Moratti arriva anche da Roma, Milan e – ovviamente – Inter, con l’endorsement anche dell’Associazione Italiana Calciatori (AIC) e del suo presidente Damiano Tommasi. Un vento di pace che, però, sembra destinato a rimanere solo una bella intenzione. Il 63% delle forze in campo, che voteranno per l’elezione del nuovo presidente della Figc – dalla Lega Dilettanti alla Serie C – hanno già scelto che il loro nome è e sarà Gabriele Gravina. Numeri che sembrano non lasciare adito a chance a Moratti.

Moratti-Agnelli, seppellita l’ascia di guerra dopo Calciopoli

Lo stesso ex presidente dell’Inter e presidente della Saras, potrebbe non accettare le lusinghe di Andrea Agnelli e degli altri club di Serie A, perché il ruolo-guida in Federcalcio andrebbe a collidere con in suoi impegni lavorativi. E, come dimostrato dalle recenti – e fallimentari – esperienze, la Figc ha bisogno di una poltrona stabile che sia in grado di occuparsi solo ed esclusivamente degli affari interni della Federazione.

Moratti e il corteggiamento di Agnelli

I nomi per la candidatura alla presidenza dell Figc andranno consegnati entro domenica. In questi giorni si proverà a convincere – prima di tutto – lo stesso Massimo Moratti e poi, in caso di epilogo positivo di questo corteggiamento a sorpresa da parte di Andrea Agnelli, si scaverà alla ricerca di quei voti che potrebbero ribaltare una situazione che – per la prima volta da un anno a questa parte – sembrava già essere definita con l’elezione di Gabriele Gravina. Ma i colpi di scena potrebbero non finire qui.

(foto di copertina: archivio Ansa)

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