Indovinate di che partito sono gli 11 consiglieri di Pescara che non hanno votato la mozione per il ragazzo gay pestato?

Pescara, consiglio comunale. Le opposizioni presentano una mozione per esprimere solidarietà – chiedendo anche una parte attiva del comune in un eventuale processo – al ragazzo gay che è stato aggredito il 27 giugno da un gruppo di persone per aver stretto la mano al suo compagno nel centro cittadino. Il consiglio comunale, però, respinge, con 11 voti contrari e 10 a favore.

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Aggressione Pescara, il centrodestra vota contro la presa di posizione anti-omofobia

Questo l’elenco degli esponenti politici cittadini che hanno votato contro:

Antonelli Marcello – Lega
Carota Maria Rita – Lega
Croce Claudio – Forza Italia
D’Incecco Vincenzo – Lega
Di Pasquale Alessio – Forza Italia
Foschi Armando – Lega
Montopolino Maria Luigia – Lega
Orta Cristian – Lega
Rapposelli Fabrizio – Fratelli d’Italia
Renzetti Roberto – Forza Italia
Salvati Andrea – Lega

Come si può vedere, la composizione della maggioranza – 7 leghisti, 3 rappresentanti di Forza Italia e 1 consigliere di Fratelli d’Italia – ha avuto un ruolo determinante nella bocciatura della mozione. E dire che una aggressione a un ragazzo gay dovrebbe superare qualsiasi barriera politica. Tra l’altro, le conseguenze dell’azione violenta nei confronti del ragazzo di Pescara sono sotto gli occhi di tutti, con una prognosi molto seria e con la necessità di ricostruire la sua mascella fratturata dalla violenza degli aggressori.

Il sindaco di Pescara Carlo Masci si è però rifiutato di attribuire un significato politico a questa votazione del consiglio comunale: «In attesa che gli inquirenti facciano piena luce e assicurino alla giustizia i responsabili della barbara aggressione e del ferimento – ha detto -, occorre ribadire che Pescara non è la città che si tenta strumentalmente di dipingere, creando e cavalcando polemiche puntualmente smentite dai fatti e indegne di chi ha davvero a cuore il bene comune. Sono stati proprio i pescaresi a intervenire per respingere e neutralizzare un folle attacco generato da ignoranza e intolleranza, e questo non va sottaciuto».

Nella mozione, oltre a solidarizzare con il ragazzo aggredito, si chiedeva anche la costituzione del comune come parte civile in un eventuale processo e l’impegno affinché Pescara potesse farsi portavoce di una seria presa di posizione a favore di una legge anti-omofobia. Ma il consiglio comunale ha deciso per il no. Con i voti di un centrodestra quantomai compatto.

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