Cos’è l’affitto imputato che taglierà il reddito di cittadinanza
02/10/2018 di Redazione
Cos’è l’affitto imputato? È una domanda che hanno cominciato a porsi in molti tra i potenziali beneficiari del reddito di cittadinanza, che il governo Conte vuole introdurre con la prossima manovra finanziaria. Stando a quanto ripete in queste ore Luigi Di Maio, ministro di Lavoro e Sviluppo Economico, l’assegno destinato a chi non ha un lavoro e vive sotto la soglia di povertà assoluta sarà calcolato anche considerando se il cittadino ha una casa di proprietà.
L’affitto imputato nel reddito di cittadinanza, cos’è
Il reddito di cittadinanza – ha detto stamane il vicepremier leader del M5S a Rtl – sarà erogato attraverso una tessera elettronica, magari la tessera sanitaria («stiamo facendo il massimo») e deve «restare in Italia», con spese fatte nei negozi italiani. Di Maio ha poi precisato che la misura riguarda «i cittadini italiani residenti da almeno dieci anni che accettano percorsi di formazione e riqualificazione prendendo impegni con il governo» e che, se si ha la casa di proprietà, dall’importo verrà stornato l’«affitto imputato». «Se hai un appartamento e chiedi il reddito di cittadinanza – ha affermato il ministro – dai 780 euro ti viene stornato il cosiddetto affitto imputato, quindi dai 780 euro dei redditi zero arrivi a circa 400 euro».
La definizione
L’affitto imputato è un valore, una componente non monetaria del reddito di una persona o di una famiglia, che rappresenta il costo che si sarebbe dovuto sostenere per prendere in affitto – ai prezzi vigenti sul mercato immobiliare – l’unità abitativa in cui si vive, che può essere di proprietà, in usufrutto, in uso gratuito o in affitto agevolato. Di Maio oggi fa riferimento esplicitamente al caso dell’abitazione di proprietà. Si presume dunque che per il reddito di cittadinanza verrà stornato l’affitto imputato per chi possiede l’immobile. Ma – essendo ancora in fase di studio le misure da adottare – non è chiaro se quel valore verrà sottratto anche negli altri casi di usufrutto, uso gratuito o affitto agevolato. Per avere tutte le risposte bisognerà attendere la pubblicazione di un testo di legge. Di certo, come spiegato dallo stesso Di Maio, si tratta di un valore che può ridurre sensibilmente, anche dimezzare, il beneficio del reddito di cittadinanza. Il ministro nel suo esempio indica un taglio all’assegno di circa il 50%. Va precisato infine che l’affitto imputato – come spiega un sito dell’Istat – si calcola al netto delle spese di condominio, spese per il riscaldamento, spese accessorie, e con riferimento ad una casa non ammobiliata.
(Immagine di copertina da archivio Ansa)