Come funziona la chiusura degli aeroporti in Italia prorogata fino al 3 aprile

25/03/2020 di Redazione

Aeroporti chiusi fino al 3 aprile: ecco come funzione. Si tratta della naturale conseguenza della diretta applicazione del decreto del 24 marzo 2020 che è stato approvato nella giornata di ieri. L’ENAC, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, lo ha comunicato nel corso della giornata di oggi. Gli scali italiani temporaneamente sospesi sono gli stessi che erano stati individuati nel decreto n. 112 del 12 marzo. Qui erano contenute alcune indicazioni sia per gli scali completamente chiusi al traffico aereo civile, sia per le limitazioni di servizio che erano state inizialmente previste per alcuni aeroporti italiani.

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Chiusura aeroporti: confermate le limitazioni precedenti fino al 3 aprile

L’operatività degli scali era prevista per questi aeroporti: Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Malpensa, Napoli Capodichino, Palermo, Pantelleria, Pescara, Pisa, Roma Fiumicino, Torino, Venezia Tessera (e Roma Ciampino per i soli voli di stato, trasporti organi, canadair e servizi emergenziali). Invece, per Milano Linate, Bergamo Orio al Serio, Verona, Firenze, Roma Ciampino, Reggio Calabria, Brindisi, Trieste e Treviso era prevista la sospensione dell’operatività, fatta eccezione ovviamente per voli cargo e posta, nonché di voli di Stato, di Enti di Stato, di emergenza sanitaria o di emergenza di altro tipo.

Insomma, lo status quo degli aeroporti italiani continua a essere confermato fino almeno al 3 aprile, in modo tale da uniformare anche questo aspetto con la data limite per l’emergenza fissata anche per gli altri settori, a partire dalla scuola, fino ad arrivare a tutti gli esercizi commerciali e alle industrie non strategiche che operano nel nostro Paese.

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