Salvini si è dimenticato di Adam e Rami (e anche voi)

Due mesi non sono bastati per concedere la cittadinanza ad Adam e Rami i due ragazzini della scuola media di Crema che hanno contribuito a salvare i loro compagni dal rogo dell’autobus guidato da Ousseynou Sy, l’uomo che aveva cercato di far saltare in aria tutta la scolaresca. Adam e Rami avevano chiamato i soccorsi e, per questo motivo, era stata promessa loro la cittadinanza italiana (prima che questi ultimi diventassero maggiorenni), visto che il loro genitori sono di origini straniere.

Adam e Rami non hanno ancora ottenuto la cittadinanza promessa

Ma Matteo Salvini sembra aver dimenticato quella promessa che, nelle prime settimane dopo il rogo di San Donato Milanese, era diventata una sorta di martello e di leva sul dibattito politico. La stampa prima, le opposizioni poi, infine il governo: tutti volevano la cittadinanza per Adam e Rami, che tuttavia non sono ancora stati raggiunti da alcun incartamento burocratico.

Il tutto, ovviamente, nel silenzio dell’opinione pubblica che, negli ultimi due mesi, è stata dirottata a concentrarsi su altri temi, sempre nuovi e sempre divisivi. Dal caso di Armando Siri agli striscioni o ai selfie di protesta contro Matteo Salvini. La vicenda di quella che sarebbe potuta diventare una strage, la più grave compiuta su territorio italiano, la più cruda e violenta perché avrebbe coinvolto 50 bambini innocenti, sembra già essere stata messa in archivio. Non solo da Salvini, ma da tutti noi.

I sogni e gli incubi di Adam e Rami

Adam ha raccontato a Repubblica che di notte ancora ha gli incubi. Lui, il 12enne coraggioso, quando il pensiero di quello che sarebbe potuto succedere su quell’autobus lo attanaglia, si va a rifugiare nel lettone tra mamma e papà. Anche la sindaca di Crema, Stefania Bonaldi, non sa ancora nulla perché dai ministeri competenti non sono arrivate indicazioni. E non sa nulla nemmeno Rami, l’altro amico di Adam che ha contribuito in maniera decisiva al salvataggio dei compagni sul bus: «Salvini mi ha detto che sono come suo figlio, poi però la legge è rimasta la stessa».

Osannati e tirati per la giacca nei primi giorni dopo la tentata strage, sembrano ora sedotti e abbandonati. Adam e Rami non sanno nemmeno più se importa loro avere adesso la cittadinanza. Quel valore così importante ridotto a slogan elettorale. Tutti si sono dimenticati di loro e dei loro compagni di classe che – ancora adesso – ricevono l’assistenza di uno psicologo. Era questione di cittadinanza, è stata liquidata con un gelato al centro di Roma.

FOTO: ANSA/FLAVIO LO SCALZO

Share this article