L’abbraccio tra Lukaku e Smalling dopo le polemiche sul titolo del Corriere dello Sport

07/12/2019 di Redazione

Il celebre quotidiano sportivo di Zazzaroni è salito alle luci della ribalta negli scorsi giorni per un titolo infelice scritto per commentare il match imminente di campionato Inter-Roma, terminato poi ieri con uno 0-0. Lukaku e Smalling sono protagonisti dell’immagine: prima compagni e ora l’uno contro l’altro, compaiono in copertina accanto alla scritta «Black Friday». La scelta editoriale ha scatenato una serie di polemiche che sono però culminate con la foto di un sentito abbraccio Lukaku Smalling twittata dall’account AS Roma English, considerato che la questione è arrivata anche fuori dall’Italia.

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Tra proteste e provvedimenti, tutto finisce con l’abbraccio Lukaku Smalling

https://twitter.com/ASRomaEN/status/1203078696585838592

La Roma è stata la prima a protestare contro il titolo razzista scelto dal Corriere dello Sport. E alle proteste sui social sono seguiti i fatti. Sia il club Roma che il club Milan hanno infatti deciso e annunciato il divieto di ingresso ai giornalisti della testata in questione nei loro centri sportivi  fino a gennaio. Una chiara condanna del messaggio veicolati nel titolo, quindi. I club hanno reso noto che il divieto non andrà oltre in virtù del fatto che, effettivamente, il contenuto dell’articolo è antirazzista. Un titolo del genere, però, non può comunque passare inosservato e non portare a conseguenze. Si sono espressi in merito anche i diretti interessati, Romelu Lukaku e Chris Smalling. Ha cominciato Lukaku, taggando su Twitter Smalling e affermando che il titolo è «stupido» e che il Corriere dello Sport sbaglia a concentrarsi su una cosa del genere invece che sull’importante sfida di Serie A. Lukaku ha detto che «In questo modo, si alimentano i comportamenti razzisti» e che «L’educazione è la chiave e voi del Corriere dello Sport dovreste lavorarci su molto meglio». L’epilogo più bello arriva con il tweet dell’AS Roma che ritrae i due giocatori, schierati ieri su fronti opposti, stringersi la mano in maniera fraterna e mostrare rispetto l’uno per l’altro. Questi sono i messaggi giusti, diretti e non fuorvianti che la massima serie calcistica italiana – e non solo – deve veicolare per dare il buon esempio ai tanti tifosi.

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