A Google è arrivata una multa da 387 milioni di dollari dalla Russia

Con la guerra in Ucraina, la battaglia del Cremlino contro le piattaforme che non rispettano le regole del Paese si è fatta ancora più intensa

18/07/2022 di Clarissa Cancelli

Google, secondo l’agenzia di stampa Interfax, è stato multato di 21,8 miliardi di rubli (387 milioni di dollari) da un tribunale russo per la ripetuta mancata rimozione di contenuti che Mosca considera illegali. A riferirlo è Reuters. La Russia si è opposta da tempo alla distribuzione di contenuti da parte di piattaforme tecnologiche straniere che non rispettano le sue restrizioni. Con la guerra in Ucraina, la battaglia del Cremlino contro le piattaforme che non rispettano le regole del Paese si è fatta ancora più intensa.

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Nuova multa dalla Russia per Google: 387 milioni di dollari

Il conto bancario dell’unità russa è stato sequestrato, spingendo la controllata a dichiarare bancarotta e rendendo impossibile pagare il personale e i fornitori. Google, che potrebbe impugnare la sentenza, non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento inviata via email da Reuters. «Il sito di hosting di video YouTube promuove deliberatamente la diffusione di informazioni fuorvianti sull’andamento dell’operazione militare speciale in Ucraina, screditando le forze armate della Federazione Russa», aveva affermato il regolatore, Roskomnadzor. Gli ufficiali giudiziari russi, a maggio, hanno sequestrato a Google più di 7,7 miliardi di rubli (143 milioni di dollari), che l’azienda californiana avrebbe dovuto pagare alla fine dell’anno scorso. Secondo il regolatore, il fatto che Google continuasse a pubblicare tali informazioni avrebbe portato a una multa del 5-10% del fatturato annuo in Russia, con l’importo da determinare in tribunale. Roskomnadzor ha anche affermato che YouTube ha consentito contenuti che promuovono opinioni estremiste e invitano i bambini a partecipare a proteste non autorizzate. La questione dei “contenuti non rimossi” tra Russia e Google risale, in realtà, a ben prima della guerra. Ma ora procede in seguito alla legge che bolla come falsi i contenuti sul conflitto ucraino che non narrano la storia così come la vuole il governo russo.

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