Zingaretti a Calenda: «Caro Carlo, ripensaci. Ho bisogno di te»

28/08/2019 di Enzo Boldi

Il «caro Nicola» risponde al «caro Carlo». Nella giornata che sta sancendo l’avvio di un’alleanza tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, si è consumata una prevedibile frattura all’interno dei dem. Carlo Calenda, oin polemica con la scelta dei dirigenti, ha comunicato le sue dimissioni dalla Direzione del Pd. Una mossa che non comporta un addio al Partito Democratico, ma solamente alla classe che guida i dem. Nel pomeriggio, dopo esser stato ricevuto al Quirinale da Sergio Mattarella per le consultazioni, Nicola Zingaretti ha voluto rispondere all’europarlamentare, chiedendogli di tornare sui suoi passi.

«In questa sfida (l’alleanza con il Movimento 5 Stelle per un governo legislativo, ndr) il Partito Democratico ha bisogno anche delle voci critiche, soprattutto se provenienti da personalità autorevoli e competenti come te – ha scritto Nicola Zingaretti su Huffington Post -. Ho e abbiamo bisogno di te, perchè solo uniti potremo cambiare il destino di un Paese che, fino a pochi giorni fa, sembrava trascinato per inerzia verso un declino economico, civile e democratico senza precedenti».

Zingaretti scrive a Calenda

E nel motivare la sua scelta (e quella di buona parte della Direzione PD, tranne Matteo Richetti che ha espresso parere contrario al pieno mandato al segretario) Zingaretti spiega a Calenda la genesi della sua decisione di sostenere un Esecutivo con il Movimento 5 Stelle: «Se questo Governo nascerà, non sarà il frutto di un rimpasto o di una semplice staffetta ma sarà un cambio di paradigma basato sulle proposte di cui tante volte abbiamo parlato anche insieme. Ecco perché non sarebbe affatto una sconfitta e, tanto meno, un’umiliazione, ma una sfida che avevamo e abbiamo il dovere di accettare».

Le dimissioni dalla Direzione, non dal Pd

Occorre ribadire che le dimissioni di Carlo Calenda non siano dal Pd in quanto Partito di rappresentanza, ma dalla Direzione. La differenza non è sottile perché l’europarlamentare ed ex ministro dello Sviluppo Economico continuerà a rappresentare i dem in Europa, dove è stato eletto nel corso delle elezioni del 26 maggio scorso.

(foto di copertina: ANSA/MASSIMO PERCOSSI)»

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