Il murale di Zed1 a rischio: non dà abbastanza risalto alla pubblicità

Il murales di Zed1 in via Brembo a Milano era nato per rendere più piacevole la pubblicità affissa sul muro. Adesso però rischia di sparire e a metterlo in pericolo è proprio una pubblicità. Il quartiere intorno alla Fondazione Prada si sta mobilitando per contrastare la concessione del Comune all’azienda profanatrice.

Il murales di Zed1 in Via Brembo, esempio di integrazione tra arte e marketing

Meglio un muro con una pubblicità enorme o con un’opera d’arte? la risposta, ovviamente, verte sulla seconda ipotesi. Ma il Comune di Milano e i proprietari dell’edifico sembrano non pensarla proprio così, e rischiano di ritrovarsi contro l’intero quartiere artistico e di design che sorge intorno alla Fondazione Prada. Al centro della polemica, il murales di Zed1 che dal 2017 adorna il muro di una casa all’angolo tra via Brembo e via Benaco. Rappresenta una sarta che, mentre cuce i simboli di Milano su una bandiera, si prende un attimo di riposo dalla sua attività, appoggiandosi sullo spazio destinato alla pubblicità. Un’opera che riunisce al suo interno arte e funzionalità, tanto che è uno dei vincitori del «bando alle periferie» di Palazzo Marino. L’opera di Zed1, all’anagrafe Marco Burresi, che riesce così a abbellire una pubblicità che altrimenti sarebbe passata inosservata, piacque moltissimo, tanto che è stata inserita anche nel Maua, il Museo di arte urbana aumentata a cielo aperto. Ma ora la pubblicità potrebbe fagocitarlo.

Con l’avvicinarsi dello scadere del contratto con la concessionaria della pubblicità, sembra che Clear Channel abbia richiesto la proroga con una modifica: dare più risalto alla marca della pubblicità, adombrata dal murales. A dire di sì sono stati i proprietari del palazzo (una famiglia romana) e il Comune. Da giovedì verrà allora montato un cartellone unico a sostituire i due già presenti con in più una cornice spessa che 10 cm, per dare risalto e l’effetto rilievo voluto dalla concessionaria pubblicitaria.

La protesta per salvare il murales di Zed1, l’assessore alla cultura: «Sarebbe una ferita davvero incomprensibile»

Una decisione che poco c’entra con l’integrazione con l’opera d’arte e che per questo ha sollevato una grande protesta dei resisti e commercianti della zona. La protesta è guidata da Madama Hostel & Bistrot e Arci Ohibò, che a suo tempo commissionario il murales in accordo con la proprietà dell’edificio. Insieme a loro anche i residenti della zona, che condannano l’«operazione commerciale», e diversi artisti come Paolo Rossi, Cinaski e Massimiliano Loizzi. Il dissenso si espande anche tra le fila del Comune: alla protesta di giovedì parteciperanno anche alcuni consiglieri del Municipio 4, tra cui Rossella Traversa di Sinistra x Milano e lo stesso assessore alla cultura Filippo Del Corno. «L’opera di Zed1 è entrata nel cuore dei cittadini e dei visitatori di Milano per la qualità artistica e per il messaggio che rappresenta l’identità plurale e internazionale della città –  ha dichiarato l’assessore – È un’icona che identifica un quartiere in rapida e positiva trasformazione, la cui eventuale perdita rappresenterebbe una ferita davvero incomprensibile».

(credits immagine di copertina: Facebook Zed1)

Share this article