Nel codice sorgente di Yandex sono stati trovati degli slur razzisti

Di cui l'ufficio stampa dell'azienda si è scusato in una e-mail inviata al sito di notizie CyberScoop

15/02/2023 di Giordana Battisti

Yandex è una società russa che fornisce vari servizi Internet e possiede uno dei principali motori di ricerca utilizzato in Russia e nel mondo (per questo è stata spesso definita il “Google russo”) che il mese scorso ha subito un data breach: più di 44 giga di file di codice sorgente sono stati pubblicati su BreachForums, un noto forum utilizzato da hacker.

L’account Twitter Wacky Fruit ha pubblicato degli screenshot che mostrano l’utilizzo di slur razzisti in alcune parti del codice interno dell’azienda. Nel 2018 i termini “master” e “slave”, traducibili in italiano con “padrone” e ” schiavo” sono stati rimossi dal linguaggio di programmazione Python, uno dei più noti e utilizzati. I termini “master” e “slave” erano ritenuti offensivi e discriminatori da alcuni programmatori che hanno discusso a lungo sull’opportunità di continuare a utilizzarli e sulla possibilità di modificarli: alla fine, “slaves” è stato sostituito da “workers” cioè “lavoratori” o “helpers” cioè “aiutanti” e “master process” in “parent process”. Altri linguaggi di programmazione avevano già scelto di sostituire “master” e “slave” con termini diversi nel proprio codice: nel 2014 Drupal aveva scelto “primary” e “replica” (“primario” e “replica”) e Django, “leader” e “follower” (“capo” e “seguace”).

Quello di cui si sono accorti alcuni esperti analizzando il codice sorgente di Yandex è che al posto del termine “slave” i programmatori stavano utilizzando un altro termine razzista e discriminatorio spesso utilizzato appunto come insulto e che viene spesso citato dagli anglofoni con l’eufemismo “N-word”, cioé “parola con la N” o “parola che inizia con N”. Il sito di notizie CyberScoop ha contattato Yandex per avere spiegazioni a riguardo e l’ufficio stampa della società russa ha scritto in una e-mail di essere «profondamente dispiaciuti che questa parola sia mai apparsa nei nostri codici interni». Secondo l’ufficio stampa di Yandex, il codice in questione sarebbe vecchio e diverso da quello attuale e «non avrebbe mai influenzato nessuno dei servizi dell’azienda». La società ha definito l’incidente una «violazione della nostra etica aziendale» e ha affermato che sta conducendo una revisione per capire come sia potuto succedere qualcosa di simile e per adottare misure per «assicurarsi che non accada di nuovo».

Yandex, R U F*** serious?!

(Context: Whole Yandex Git repository leakedhttps://t.co/psKNUpTZw1)#Yandex #YandexLeak #infosec pic.twitter.com/HBQTQo7j2b

— Wacky Fruit 💙💛 (@wackyfruit) January 26, 2023

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N-word e propaganda su Yandex

Alcuni esperti di informatica hanno anche scoperto, analizzando il codice, che gli algoritmi del motore di ricerca di Yandex sono stati modificati per fare in modo che non comparissero notizie o contenuti ritenuti offensive nei confronti del presidente russo Putin o per fare in modo che la “Z” utilizzata come simbolo dai russi dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina non fosse associata ai simboli della Germania nazista.

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