Xm24, il centro sociale di Bologna sgomberato con la ruspa risponde con i fuochi d’artificio

All’arrivo delle ruspe hanno risposto con dei fuochi d’artificio. Dalle prime ore dell’alba di martedì 6 agosto gli attivisti si sono radunati al centro sociale bolognese Xm24 per opporre resistenza allo sgombero. Le forze dell’ordine sono arrivate all’immobile messo sotto sfratto in via Fioravanti 24 intorno alle 5.30, e da subito alcuni militari in tenuta antisommossa hanno allontanato alcuni attivisti, ma un gruppo continua a resistere.

Xm24, il centro sociale di Bologna sgomberato con la ruspa

Una protesta iniziata con i fuochi di artificio e che continua in maniera pacifica all’indomani dell’approvazione del Decreto Sicurezza Bis. Gli attivisti la chiamano “resistenza creativa”. Al loro arrivo le forze dell’ordine hanno trovato persone che cantavano in piscina e altre che giravano un film. Una modalità inconsueta che rispecchia la natura del centro sociale Xm24, al cui posto sorgeranno una decina di appartamenti cohousing: questo il volere del comune di Bologna, contestato dagli attivisti che stanno cercando di fermare lo sgombero. Uno sgombero realizzato anche con le ruspe. «Lo strumento con cui il PD attacca oggi #XM24 a Bologna cosa vi ricorda?» twittano alcuni attivisti creando un curioso parallelismo con la Lega.

Insieme alle forze dell’ordine e alle ruspe c’è anche la ditta di traslochi scelta dal Comune che ha già cominciato a svuotare lo stabile. A colpi di insulti è stato allontanato dal presidio il consigliere comunale leghista Umberto Bosco. Lo sgombero è accompagnato da un fortissimo rumore creato dagli attivisti che, carichi di pentole, coperchi e gran voce, dalle prime ore dell’alba stanno opponendo resistenza. Un gruppo si sarebbe posizionato sul tetto e un altro sarebbe ancora all’interno, nella speranza di far desistere lo sgombero.

 

 

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