Ricciardi: «Se mi pento di aver sconsigliato mascherine ai sani? No. Ma ora le mettano anche loro»

04/04/2020 di Redazione

intervista a Walter Ricciardi a cura di Max Brod (giornalista e reporter tv)

 

Professore, in pratica adesso si consiglia a tutti, mi corregga se sbaglio, se hanno la possibilità, di coprirsi naso e bocca perché potrebbero essere asintomatici positivi, è corretto?

Il problema delle mascherine è duplice, c’è una utilizzazione teorica, che è quella che lei ha detto, e c’è una disponibilità pratica, perché ancora le mascherine in quantità così consistente non solo in Italia (ma anche in Francia) non ci sono ancora. Nei momenti di alta circolazione del virus appare opportuno non come misura di protezione personale, perché la mascherina chirurgica non protegge la persona da infezioni, ma protegge gli altri perché di fatto blocca l’eliminazione di droplet quindi di particelle di saliva e aerosol dalla bocca, e quindi protegge gli altri.

L’Italia si può considerare in questa situazione adesso? Il virus sta circolando…

In questo momento sì, si sta cominciando a definire una situazione in cui soprattutto nelle aree densamente popolate – in campagna, non ha senso – soprattutto della Lombardia e delle regioni, possiamo dire di sì.

Possiamo dire quindi a chi dovesse avere la fortuna di avere una mascherina nel cassetto, anche se sta bene, quando va in un luogo pubblico, di mettersela?

Il problema è che però la mascherina chirurgica è monouso, può essere usata per 2/3 ore poi va cambiata, quindi c’è la necessità per una persona che sta in giro tutta la giornata di averne perlomeno due, altrimenti a sua volta la mascherina diventa ricettacolo di germi.

Però di per sé fa bene a metterla se ce l’ha?

Ripeto, più che per proteggere se stesso, per proteggere gli altri.

In questo momento l’OMS e le principali istituzioni italiane hanno ancora sui loro siti le indicazioni secondo le quali devono utilizzarla solo i soggetti sintomatici, vanno cambiate?

C’è una riflessione in corso proprio alla luce di questa evidenza epidemiologica, so che l’OMS sta riflettendo sulla modifica in funzione dell’evidenza epidemiologica così come la stiamo descrivendo.

Se la mascherina si consiglia anche a chi sta bene -perché gli asintomatici possono essere positivi -come mai la riflessione si fa solo oggi? Degli asintomatici positivi si sapeva da fine gennaio…

Non è così, gli asintomatici positivi a fine gennaio non era certo che potessero essere, e ancora gli asintomatici postivi sono una parte minoritaria. L’OMS correttamente andava a inquadrare la grande maggioranza di soggetti contagiosi che sono i soggetti sintomatici e anche i soggetti in una fase precoce della loro sintomatologia.

Si ricorda il post del prof. Burioni a fine gennaio che diceva che il virus si contagia anche da asintomatici. Lui se n’era accorto per dire…

Ma guardi il virus noi lo conosciamo da 3 mesi, per cui ci possono essere intuizioni da parte di scienziati che però vanno sempre validate dal punto di vista scientifico, l’OMS si muove sulla base di evidenze scientifiche validate, non su intuizioni

Il post citava uno studio…

Quando le evidenze scientifiche sono validate l’OMS cambia evidentemente le sue cose, quindi la trasmissione degli asintomatici è ancora in questo momento minoritaria; però siccome è possibile, siccome il virus circola su larga scala, fa bene l’OMS sulla base di queste evidenze che stanno emergendo adesso: cioè in questo momento le evidenze ci stanno dicendo che il virus rimane nell’aria, si aerosolizza, sono evidenze che sono nate adesso a marzo

Però che si trasmetteva con  il droplet si sapeva dall’inizio

Il droplet è una cosa, l’aerosol è un’altra

E infatti la mascherina ferma il droplet…

Che il droplet è veicolo principale di trasmissione questo si sapeva, non si sapeva questa circolazione così intensa, oltretutto c’era la cosa non trascurabile che l’Oms raccomandava l’utilizzo di mascherine innanzitutto per personale sanitario, noi ancora adesso non abbiamo le mascherine per tutto il personale sanitario, raccomandarle in maniera indifferenziata senza che ci sia… non mi pare un’indicazione molto positiva dal punto di vista della sanità pubblica

Il grande dubbio è che per la carenza di mascherine non si sia indicato di usarle. Ma le istituzioni non avrebbero un obbligo di verità? Per fare un esempio non è che se mancano ventilatori polmonari, allora si dice che il Covid non provoca sintomi respiratori…

Le istituzioni devono sempre dire la verità, la verità per quanto mi risulta l’hanno sempre detta, sicuramente l’OMS l’ha fatto, sicuramente per quanto io sappia l’ha fatto il governo italiano, nessuno ha mai detto il contrario della verità soltanto che la verità a volte si scontra con delle realtà oggettive che affliggono tutto il mondo occidentale che nel passato ha delegato la produzione di dispositivi individuali totalmente all’Oriente, per cui semplicemente non ce li ha, e questo ha significato che molte persone, in primis gli operatori sanitari, si sono trovati sprovvisti di dispositivi

Un’ultima domanda, impossibile non ricordarsi di quando il 25 febbraio scorso lei disse che le mascherine alle persone sane non servono a niente, oggi si pente di quella frase?

No, ne do conferma, le mascherine chirurgiche alle persone sane non servono a niente perché non sono protettive per le persone sane. Le uniche mascherine che proteggono sono le FFP3 che proteggono i sani, gli operatori sani, ma sono professionali

Però quello che ci dice oggi è che non è vero che non servono a niente, servono a proteggere gli altri…

Appunto, e io ho sempre detto questo

È sicuro che il messaggio sia passato così?

Non lo so, sto parlando di mascherine da mesi mi sarei anche un po’ stancato, l’ho scritto, l’abbiamo detto, ci sono le indicazioni di OMS e ISS le dichiarazioni, stiamo ancora intorno a questo non mi pare che facciamo un grande favore all’opinione pubblica che è sempre più confusa. Non cambio una virgola, le mascherine chirurgiche servono esattamente a questo.

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