Voleva il personale 100% italiano. Chiude

12/01/2018 di Redazione

La scorsa estate con un cartello chiaro «personale 100% italiano» sollevò una certa polemica. A distanza di pochi mesi Giorgio Nardin, titolare della trattoria-pizzeria «Ai Veneziani» di Mogliano ha deciso di finire la sua attività: «Vendo il locale, dopo quell’episodio ho perso molti clienti. Eppure non sono né volevo apparire razzista. Proprio io, premiato due volte per atti di solidarietà», dice amareggiato al Corriere del Veneto.

MOGLIANO, IL TITOLARE RESPINGE LE ACCUSE: “HO SOLO DIFESO IL MADE IN ITALY”

«In quei giorni persino una mia cognata americana chiamò al telefono per dirmi di essersi sentita offesa dal cartello. Dagli Stati Uniti, capisce? La storia era arrivata fin lì. E più di qualcuno mi tolse il saluto e non si fece più vedere nel ristorante. Il ciclone ha pesato, credo, e non poco. Eppure rifarei tutto, perché non sono mai stato un razzista», ha spiegato Giorgio Nardin. Il cartello «Personale 100 % italiano» ora non c’è più. Nardin ha messo in vendita il locale, a dispetto delle accuse, ha smentito dicendo di aver sempre e solo difeso il Made in Italy in cucina. «Certo, non nego sia arrivata anche molta solidarietà, inizialmente – racconta – tanti moglianesi mi dicevano: vai avanti». Pacche che però non sono bastate. «Proprio io -racconta – per due volte premiato come pizzaiolo più buono d’Italia per iniziative di solidarietà, come la raccolta fondi per i bambini in Etiopia, Burkina Faso e Cambogia. Volevo solo ribadire l’importanza della conoscenza della tradizione culinaria non solo nei prodotti, ma anche in chi il cibo doveva cucinarlo e servirlo».

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