«Ora VKontakte è controllata da Gazprom»

L'analista Vladimir Bespalov ha dichiarato che, attraverso alcune entità affiliate, il colosso energetico ha conquistato il Facebook russo

03/12/2021 di Redazione

Gazprom punta alle reti sociali. Non soltanto a quelle legate ai gasdotti. Da circa 20 anni, la società energetica ha una holding di proprietà che si occupa di comunicazione. E – nell’ultimo periodo – quest’ultima sembra essere particolarmente attiva nella sperimentazione di nuove formule social. Qualche tempo fa, ad esempio, ha fondato una sorta di versione russa di TikTok – Yappy – che cerca di offrire una risposta alle nuove generazioni sempre più attratte dalla piattaforma di proprietà di ByteDance. Ma sicuramente Gazprom non poteva sorvolare sull’altro grande fenomeno delle reti sociali della madrepatria: Vkontakte. 

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Vkontakte passa di mano, adesso è controllata da Gazprom

Si tratta del famoso social network che, in tanti, paragonano a Facebook. E che in Italia è diventato tristemente conosciuto perché diversi utenti se ne servono per diffondere e propagandare idee di estrema destra. In ogni caso, da VKontakte è stata estromessa la storica proprietà di Alisher Usmanov, che si porta dietro di sé anche i suoi più fedeli collaboratori. Vladimir Bespalov, un analista del Moscow Times, ha rilevato come Gazprom abbia conquistato una fetta molto rilevante delle quote della piattaforma social più diffusa in Russia attraverso una serie di operazioni che hanno coinvolto aziende controllate.

Sogaz è la chiave di tutto: ha acquisito il 45% delle azioni della vecchia proprietà. E Sogaz è collegata direttamente con Gazprom, ma è anche una delle società che vede al suo interno un numero notevole di alleati di Vladimir Putin. Il presidente russo non ha mai fatto mistero di voler estendere il controllo sui social media e in questa ottica vanno analizzate le numerose sanzioni e richieste che vengono fatte, di volta in volta, alle piattaforme statunitensi che operano sul mercato russo (il prossimo 24 dicembre ci sarà una udienza per fissare eventuali sanzioni ai danni di Google e di Meta).

Gazprom punta a presentare l’operazione come perfettamente lineare, garantendo l’indipendenza di VKontakte. La sensazione, in realtà, è che le istituzioni di Mosca stiano diventando sempre più presenti sulla superficie del web, cercando di intercettare i gusti degli utenti che ricercano, nei social network, una qualche forma di evasione dalla vita reale.

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