Dopo aver abolito la povertà, il governo vuole abolire anche le vittime della strada

05/10/2018 di Enzo Boldi

No, non è una delle risposte ironiche apparse su Twitter seguendo l’hashtag #dimaioabolisce. Nel testo della Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Nadef) compare una voce che fa sorridere, nonostante si tratti di un vero e serio problema che sconvolge in Italia migliaia di persone ogni anni: quello delle vittime della strada per incidenti automobilistici.

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«L’innovazione costituirà un importante strumento per garantire una maggiore sicurezza – si legge nella bozza di aggiornamento del Def -, dimezzando il numero di vittime della strada entro il 2020 ed annullandolo entro il 2050». Forse qui hanno esagerato. Il problema è serio e sicuramente occorre trovare soluzioni per arginarlo, ma promettere di abolire le vittime della strada sembra essere un po’ troppo ambizioso.

Di Maio abolisce le vittime della strada

Molti incidenti stradali sono provocati da un misto di disattenzione, spavalderia e casualità e sembra impossibile che un governo possa decidere arbitrariamente di combattere questi tre elementi. Inoltre, sempre nello stesso testo della nota di aggiornamento del Def, si fa riferimento a un progetto chiamato Smart Road che lo stesso governo avrebbe iniziato a sperimentare sulle strade di Modena e di Torino. Si tratta di un progetto dell’Anas, un’infrastruttura tecnologica innovativa che ha come obiettivo il confort e la tutela dell’automobilista, come spiegato nel video di presentazione.


Vittime della strada e il progetto Smart Road

Ma non si tratta di un progetto nato da un’idea della maggioranza gialloverde, bensì di una sperimentazione voluta proprio da Anas e che risale al 2016 e poi firmata dal vecchio Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. A Modena e Torino sono state avviate le sperimentazioni, ma non c’è stata la mano del governo. Si tratta di accordi firmati molto prima della formazione di questa maggioranza e che (a Torino da aprile/maggio e a Modena dal mese di settembre) sarebbero nati a prescindere da Danilo Toninelli, Luigi di Maio, il Def e tutto quello che c’è dietro a questo legittimo piano di voler abolire (anche) le vittime degli incidenti stradali.

(foto di copertina: ANSA/CLAUDIO PERI)

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