La vittima della setta macrobiotica: «Pesavo solo 35 chili, mi tolsero gli specchi»
17/03/2018 di Redazione
Era arrivata a pesare solo 35 chili, non riusciva più a salire le scale, ed era costretta a vivere in una casa senza specchi. «Me li avevano fatti togliere loro, per non vedermi», ha raccontato. È l’agghiacciante testimonianza di una delle vittime della setta microbiotica sgominata pochi giorni fa attiva nelle Marche e in Emilia Romagna, guidata da Mario Pianesi, ora indagato con i suoi collaboratori. Era il 2013 quando la donna, che vive nel Pesarese, si presentò alla questura di Forlì per denunciare la sua terribile storia. Come tanti altri, era stata manipolata e ridotta in schiavitù attraverso il rigido controllo dell’alimentazione e la negazione di ogni contatto con il mondo esterno. Con le diete il suo fisico era diventato scheletrico. La donna ha rilasciato un’intervista al Quotidiano Nazionale:
Perché le diedero una dieta?
«Io soffrivo di artrite reumatoide infantile, ma in una forma che con pochi farmaci rimaneva sopita. E vivevo una relazione sentimentale molto soffocante. Mi dissero di scrivere una lettera a Mario Pianesi dove raccontavo tutta la mia storia e mi dissero di chiedergli aiuto. Non mi rendevo conto allora».
Fu Pianesi a darle la dieta?
«Sì, a Milano Marittima nel ’99. Me la dettò: era strettissima».
Ma perché accettò una dieta se era in forma fisicamente?
«Loro dicevano che con la dieta potevo debellare la malattia».
E rinunciò ai farmaci?
«Dopo un anno dall’inizio della dieta sì. E infatti i sintomi si ripresentarono».
Solo dieta o anche altro?
«Dovetti buttare due armadi di vestiti neri, perché… indebolivano i reni».
E se si opponeva?
«Mi facevano la morale dicendomi ‘la dieta te l’ha data Mario. Se sei così è colpa tua che non vuoi guarire’».
La vittima della setta macrobiotica: «Mi dicevano di non mangiare cibo dell’ospedale»
La donna ha raccontato di essere stata anche allontanata dai suoi familiari. Nel 2002 fu ricoverata dopo aver perso 15 chili in 8 giorni. «Ma loro – ha detto – mi dicevano di non mangiare il cibo dell’ospedale e mi portavano il macrobiotico. Mi presi un’infezione che a causa del mio basso sistema immunitario quasi mi uccise». Si è poi salvata «grazie alla dottoressa Antonella Festa di Ancona». «Quando ebbi il secondo crollo mi mise in Rianimazione e impedì a chiunque di portarmi da mangiare. Fu lì che sentii di nuovo il sapore dello zucchero bianco. Lo ricordo ancora».
(Foto: una delle vittime della setta macrobiotica. Credit: ANSA / UFFICIO STAMPA POLIZIA)