Virginia Raggi invita i romani all’autogestione

18/01/2019 di Enzo Boldi

Roma è diventata il vero simbolo della democrazia partecipativa e il merito è tutto della sindaca Virginia Raggi e dalla giunta comunale guidata da lei. Con gli ultimi provvedimenti approvati dal Campidoglio, infatti, saranno proprio i cittadini della capitale a prendersi cura della propria città, sia nella gestione del decoro urbano (la pulizia dei marciapiedi, tra le tante cose) sia nella tutela ambientale del verde pubblico. Il tutto, ovviamente, non prevede uno stop al pagamento per le tasse e le imposte da versare affinché le aziende municipalizzate effettuino questi lavori.

L’ultimo argomento su cui entrerà in vigore l’autogestione dei cittadini romani è quello della tutela ambientale e del verde pubblico. Il ‘piano per il verde e il paesaggio urbano’, di cui Virginia Raggi se ne è fatta vanto, prevede che i cittadini prendano in adozione un albero (o più alberi) per progettare e gestire il decoro dei parchi pubblici di Roma, ma anche delle strade o dei viali. Come riporta il quotidiano Il Tempo, il prefisso ‘co-’ davanti alle parole ‘gestire’ e ‘progettare’ diventa solamente l’assunzione, da parte di un volenteroso romano, di oneri che spetterebbero al Comune.

Virginia Raggi ha portato l’autogestione a Roma

Qualche giorno fa è tornata in auge la questione buche, un tema ormai atavico a Roma che va avanti da molti anni (anche prima dell’avvento di Virginia Raggi), ma che negli ultimi tempi è diventato un fenomeno inarrestabile in molte zone della città. L’invito del Campidoglio ai romani è stato: «Cari concittadini, le buche ormai sono note, così come è nota la loro posizione. Quindi, evitatele». Sì, non le copriamo e non vi risarciamo. Sapete esattamente dove sono, quindi se forate una gomma o rompete l’asse della vostra automobile è solo colpa vostra.

I romani dovranno fare i lavori per cui pagano le tasse

Prima ancora il romano era invitato a fare lo spazzino. Data l’emergenza rifiuti e lo scarso decoro pre-natalizio che presentava Roma non solo ai propri cittadini, ma anche ai tanti turisti che hanno affollato la capitale, dal Campidoglio è arrivato l’invito ad assumersi parte di ciò che dovrebbe fare il comune: la pulizia dei marciapiedi davanti all’uscio del proprio negozio, del proprio palazzo o della propria abitazione. Un richiamo al senso civico più che giusto, ma dietro lauto compenso. Soldi che non vanno nelle tasche dei cittadini romani, ma nelle casse del Campidoglio. A Roma l’autogestione fa rima con ‘fate voi i lavori per cui pagate le tasse’.

(foto di copertina: ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI)

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