È morto Vincent Lambert

11/07/2019 di Enzo Boldi

È morto Vincent Lambert, l’uomo tetraplegico da oltre 10 anni la cui storia ha acceso il dibattito in Francia sull’eutanasia e sul fine vita. A darne le notizie è stata la famiglia questa mattina. I medici avevano sospeso le cure, l’alimentazione e l’idratazione mercoledì scorso, applicando l’ultima decisione del tribunale francese. Era stata inutile anche la richiesta di sospensiva inoltrata all’Onu dai genitori che non hanno mai voluto che fosse portata avanti la procedura del fine vita sul loro figlio.

Dopo che martedì scorso era stata disposta la sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione del 43enne, negli ultimi giorni anche i genitori si erano arresti definendo «ineluttabile» la morte del figlio. Fonti molto vicine alla famiglia avevano fatto sapere – la notizia è stata diffusa dall’emittente radiofonica – che la famiglia era pronta a denunciare il medico dell’ospedale per omicidio colposo. La scorsa settimana, all’indomani del pronunciamento del giudice sullo stop ai trattamenti medici, più di 300 persone si erano radunate davanti alla chiesa di Saint-Sulpice a Parigi per una veglia di preghiera.

La storia di Vincent Lambert

Vincent Lambert, 43 anni, rimase vittima di un incidente stradale nel 2008. Le sue condizioni mediche furono immediatamente gravi: rimase tetraplegico e finì in stato vegetativo subito dopo. I genitori, dopo una lunga battaglia legale perché non erano intenzionati a procedere con l’eutanasia, hanno fatto sapere che il figlio «è morto questa mattina alle 8.24» nel suo letto dell’ospedale centrale di Reims, nella Francia Settentrionale, dove era ricoverato da diversi anni anni.

Il fine vita e le lotte dei genitori

Jean e Viviane, padre e madre di Vincent Lambert, hanno portato avanti una strenua battaglia legale per impedire che fossero interrotte cure, alimentazione e idratazione al figlio. I loro tentativi sono stati vani e, alla fine, il tribunale ha deciso di fermare il tutto. Buona parte della sua famiglia, invece, era a favore della fine dei trattamenti per l’uomo che viveva in stato vegetativo da anni.

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