Il Vietnam sta preparando delle leggi per evitare che i social siano troppo basati sulle notizie

Si tratta di una indiscrezione che la Reuters è in grado di rivelare e che potrebbe cambiare completamente il settaggio delle varie piattaforme social nello stato asiatico

28/09/2022 di Redazione

Abbiamo analizzato più volte i cambiamenti a cui è stato sottoposto Facebook nell’ultimo periodo. Lo stesso Mark Zuckerberg, a un certo punto, ha dovuto prendere atto di una evidenza: la piattaforma di social networking aveva perso la sua funzione originaria, ovvero quella di mettere in contatto le persone, e aveva preso la direzione di rappresentare una sorta di nuovo feed di notizie, con gli utenti che sceglievano deliberatamente di informarsi da lì. Anche in Vietnam questo aspetto delle piattaforme social è stato analizzato dalle istituzioni che, adesso, starebbero decidendo di limitarlo per legge. Un rapporto della Reuters, ottenuto in via del tutto confidenziale, sta mostrando come i politici al governo nello stato asiatico stiano decidendo di limitare la diffusione delle notizie sulle piattaforme social, cercando – così – forzatamente di riportarle al loro scopo originario.

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Vietnam e social network, le news limitate nel feed

Facebook, in Vietnam, viene utilizzato da circa 60 milioni di persone. Già in passato c’erano stati degli attriti tra il governo e la piattaforma. Si era arrivati a un passo dalla chiusura del social network. Constatata l’impossibilità e l’impopolarità di una scelta del genere, però, le istituzioni vietnamite stanno cercando di smorzare il più possibile l’impatto che queste piattaforme social possano avere su alcuni aspetti della vita sociale, tra cui l’informazione.

Addirittura, in Vietnam, è stato coniato un termine – che potremmo traslitterare in báo hoá – che indica proprio la tendenza degli utenti a credere che le notizie veicolate sui social network siano considerate una fonte affidabile. Per evitare questo aspetto, le istituzioni starebbero pensando a distribuire delle autorizzazioni alle varie pagine che potranno, in futuro, pubblicare le notizie anche sulle piattaforme social. Una sorta di bavaglio preventivo, per evitare la diffusione di informazioni non gradite (perché non in linea con la propaganda istituzionale o perché fake, ad esempio) su Facebook o altri social network.

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