Le imbarazzate scuse di Facebook dopo aver etichettato un video di neri come un video di “primati”

Il video era stato pubblicato sui social network dal Daily Mail, mentre per il resto della storia è arrivata una segnalazione al New York Times

06/09/2021 di Gianmichele Laino

Le etichette sono gli ormai noti consigli che Facebook va a destinare ai suoi utenti quando si tratta di approfondire alcuni contenuti che vengono pubblicati da terzi sulla propria piattaforma. L’etichetta più famosa è senza dubbio quella che chiede di visualizzare altre informazioni sul Covid-19 quando, sul social, vengono pubblicati video o post che trattano dell’argomento. Le etichette di Facebook non hanno mai brillato per efficacia, anche perché sono generate – nella maggior parte dei casi – dall’intelligenza artificiale. Anche nell’episodio che andremo a descrivere la brutta figura – a sfondo razzista – è stata evidente: una di queste etichette ha descritto un video che mostrava una lite tra persone nere e forze dell’ordine come «video sui primati». Inaccettabile.

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Video sui primati, l’assurda etichetta di Facebook per un video con persone nere

Darci Groves, un ex responsabile del design dei contenuti di Facebook, ha ricevuto uno screenshot da parte di un amico, che ha avuto modo di visualizzare l’etichetta inviata da Facebook. Al termine del video pubblicato sulla pagina del Daily Mail nell’ormai lontano 27 giugno 2020 – si trattava di un video che riprendeva una lite tra un uomo e un gruppo di persone nere: si chiedeva l’intervento della polizia per una piccola festicciola che era stata organizzata nei pressi di un porto -, compariva un’etichetta di Facebook che chiedeva all’utente: «Vuoi continuare a vedere video sui primati?». La segnalazione è stata messa in evidenza sul New York Times.

Proprio al quotidiano statunitense Facebook ha rilasciato un commento molto imbarazzato. «È un errore chiaramente inaccettabile – ha dichiarato un portavoce -. Abbiamo disabilitato l’intera funzione di suggerimento dell’argomento non appena ci siamo resi conto che stava accadendo, in modo tale da poter indagare sulle cause che hanno provocato questo errore e impedire che ciò accada di nuovo». Il tema degli algoritmi con problemi di razzismo è stato segnalato in passato anche per il modo in cui Twitter andava a tagliare automaticamente le immagini del suo feed (da desktop, visto che da mobile tutte le immagini sono proposte a schermo intero) e, ancor prima, per Google.

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