Il «film» dell’impresa delle ragazze italiane della pallavolo | VIDEO

19/10/2018 di Enzo Boldi

Una giornata che rimarrà nella storia dello sport italiano e che – già domani – potrebbe essere riscritta. Le azzurre – guidate in panchina dal commissario tecnico Davide Mazzanti – hanno sconfitto le campionesse olimpiche in carica della Cina e si sono qualificate per la finale del Mondiale 2018. Ad attenderle ci sarà la Serbia (che ha già sconfitto l’Italia nell’ultima partita della fase a gironi), per una rivincita con vista iridata.

LEGGI ANCHE > L’Italia batte la Cina e torna in finale nel Mondiale di volley femminile

La partita con le cinesi è stato un saliscendi di emozioni, con l’Italia sempre avanti nel computo dei set vinti, ma anche ha rischiato di dover affrontare l’amarezza della sconfitta all’ultimo respiro. Almeno fino a quando non è arrivata Paola Egonu a piegare le braccia della strenua resistenza cinese. Un attacco, un punto che vale una finale che manca dal 2002 (e speriamo che domani l’epilogo sia lo stesso di 16 anni fa).

 

Video Italia Cina, il film della partita

Ma ripartiamo dall’inizio. L’Inno di Mameli, la concentrazione e la tensione sul viso della ragazze azzurre unite nel canto delle parole e dalla musica. Ci sono, sono tutte pronte ad affrontare la gara che (almeno fino a oggi) è la più importante della loro vita.

 

Poi quel primo set che ha fatto sperare in una partita in discesa. L’Italia subito sugli scudi e l’attacco della capitana Cristina Chirichella regala il primo tassello dell’impresa.

Da i «disastri» del secondo set alla ripresa del terzo

Dopodiché il calo di tensione, unito alla forza della Nazionale cinese – pur sempre campione olimpica in carica – hanno mostrato alcuni limiti di gioventù delle nostre ragazze. Le avversarie, più abituate ad affrontare partite (ed emozioni) di questo tipo, difendono qualsiasi attacco italiano e portano a casa un set fondamentale per loro. Ma l’Italia della pallavolo femminile, quella giovane e spensierata, torna a ruggire, regalando grandi giocate nel terzo set.

 

Il punto a punto del quarto set e l’apoteosi del tie-break

Seguendo un copione che sembrava già scritto, le azzurre calano di tensione e la Cina si porta avanti nel quarto set. Un punto a punto per tutto il quarto set, concluso solamente ai vantaggi (e che vantaggi) in favore delle campionesse olimpiche in carica. Il 2-2 fa preoccupare: riusciranno le giovani ragazze italiane a reggere una pressione così alta? La risposta è stata più che positiva e, nonostante le difficoltà del caso, arriva l’apoteosi finale. Grande protagonista è Paola Egonu – non alla sua miglior partita in maglia azzurra – che si prende la scena tra luci e ombre.

 

Ma il buio viene stracciato dall’attacco finale che illumina l’arena di Yokohama e i volti del gruppo italiano. Domani la Serbia per una rivincita. Domani per entrare definitivamente nella storia.

 

(foto di copertina da profilo Twitter del Coni)

Share this article