C’è Salvini in piazza e la Lega chiede la percentuale sugli incassi ai ristoratori

La Lega è come i pr dei locali: portano clienti e ottengono (o almeno chiedono) la precentuale sugli incassi. La vicenda arriva da Viadana, cittadina in provincia di Mantova dove è in programma (nel prossimo fine settimana) la festa del Carroccio. Il momento di maggior appeal sarà sabato sera (28 settembre) quando in piazza arriverà Matteo Salvini per dare vita ai festeggiamenti con il classico comizio dal palco, tra selfie, bacioni e attacchi agli avversari politici. Poi ci sarà da ballare, bere e mangiare. E proprio a chi fornirà questi servizi il partito del ‘Capitano’ ha chiesto un contributo volontario o percentuale sugli incassi.

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La notizia sembrava esser strana, ma al Fatto Quotidiano è stata confermata dal vicesindaco leghista di Viadana, Romano Bellini che ha spiegato come sia stato richiesto un contributo volontario ai ristoratori che sono stati invitati a uscire dai loro locali in quelle sere di festa (con particolare attenzione a quella di sabato con la presenza di Matteo Salvini) per recarsi in piazza e vendere le proprie cibarie.

A Viadana la Lega chiede la percentuale sugli incassi ai ristoratori

Ma nella vita tutto ha un costo. Vista la presenza di Matteo Salvini a Viadana, la serata di sabato sarà certamente più fruttuosa a livello di vendita per tutti gli esercenti che commerciano in cibi e bevande e, per questo motivo, è stato chiesto un contributo (c’è chi parla di una percentuale del 20% chi limita il tutto alla volontarietà della cifra da stanziare) per il forte aumento di prodotti venduti nell’arco della serata.

L’organizzazione originaria

Il tutto è la conseguenza di un’organizzazione ripensata nel corso dei giorni. Nel piano originale, infatti, doveva essere la stessa Lega a preparare gli stand con cibi e bevande per affrontare il prossimo weekend dove si attende il tutto esaurito per una cittadina a trazione verde. Poi il ripensamento, l’invito a bar, ristoranti, trattorie e similari ad attrezzarsi per scendere in piazza. Ma dopo si batte cassa, seppur – dicono – a titolo volontario.

(foto di copertina: ANSA/LUCA ZENNARO)

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