Non è l’Arena usa la grafica con il Vesuvio che «erutta» coronavirus

La scelta della trasmissione di Giletti per introdurre lo spazio su Napoli

30/11/2020 di Gianmichele Laino

Il golfo di Napoli, i monumenti, le case a picco sul mare e il Vesuvio erutta coronavirus. La grafica scelta da Non è l’Arena per caratterizzare la parte della puntata del 29 novembre condotta da Massimo Giletti e dedicata alla città di Napoli, a quello che le è successo nell’ultima settimana e all’emergenza coronavirus che sta vivendo è proprio quella del vulcano che, invece dei lapilli, sputa virus stilizzati. Un richiamo – presumiamo involontario – a tutta quella iconografia che evoca il Vesuvio ogni qual volta ci sia da parlare di Napoli in ottica non propriamente positiva.

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Vesuvio erutta coronavirus, la grafica da Giletti

Insomma, da Vesuvio lavali col fuoco Vesuvio puniscili col virus è un attimo.

In rete, questo dettaglio non è sfuggito e si è subito evidenziato il fatto che la grafica utilizzata in trasmissione non sia stata propriamente la scelta migliore. Inoltre, sempre sui social network, è stato fatto presente che in trasmissione, come ospite, era presente anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris che, tuttavia, non ha avuto modo di commentare la grafica – ammettendo che, dovendo gestire la difficoltà del collegamento da remoto, se ne fosse accorto.

Vesuvio erutta coronavirus, la reazione della rete

I toni della trasmissione, sia chiaro, nulla avevano di offensivo nei confronti della città di Napoli. Solo la grafica ha creato più di un malumore, con gli utenti partenopei dei social network che l’hanno ritenuta inopportuna. Nei giorni della morte di un simbolo della città come Diego Armando Maradona, centinaia di napoletani si sono riversati nelle strade e nelle piazze, contravvenendo al lockdown proprio di una regione rossa com’è attualmente la Campania. Ma si possono fare appelli affinché si usi il buonsenso in queste situazioni – è il caso, ad esempio, di Gennaro Gattuso, allenatore del Napoli, che dopo la partita vinta contro la Roma ha chiesto agli abitanti della città di non fare assembramenti e di indossare sempre la mascherina -, evitando di far passare l’idea, iconicamente molto forte, di una città così piena di virus da uscire persino dal cratere del Vesuvio.

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