Il corteo femminista e le richieste di Forza Nuova: le due facce di Verona

Un contrasto di colori, di slogan, di ideali. Le persone che stanno marciando per le strade di Verona oggi, sono due facce della stessa Italia. Da una parte il corteo rosa di Non Una Di Meno, dall’altro quello nero di Forza Nuova. Nel giorno dell’arrivo degli esponenti leghisti, con il vicepremier Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Pietro Amedeo e Luca Castellini, a Verona vanno in scena due cortei opposti.

Verona, il corteo di rosa Transfemminista

Hanno deciso di sfilare al secondo giorno del Congresso sulle Famiglie, nella giornata in cui dovrà arrivare Matteo Salvini, vicepremier. «Libere di scegliere» intonano le donne di Non Una Di Meno, l’organizzazione femminista che ormai a Verona combatte quotidianamente per difendere i diritti delle donne e tra le organizzatrici del corteo. Si erano presentate vestite come ancelle quando la città divenne “città della vita”, e non sono rimaste a guardare mentre piazza Bra veniva invasa dai partecipanti all’evento. Nel piazzale di Porta nuova sembra siano arrivate da tutta Italia più di 20mila persone per partecipare a “Verona TransFemminista“. Tra loro anche le sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil, esponenti del Partito Democratico e dei Radicali. «Resistere per esistere» dice Monica Cirinnà, «Manifestiamo per una società aperta» rilancia Laura Boldrini. «Siamo qui – ha detto l’ex ministra Livia Turco presente anche lei a Verona – per ribadire la volontà di libertà femminile che non è libero arbitrio, è la rivendicazione della differenza dei nostri corpi. L’errore che abbiamo commesso e che dico alle donne delle nuove generazioni di non fare è che siamo state troppo timide e abbiamo lasciato agli uomini l’autorevolezza».

Verona, Forza Nuova che chiede il referendum sulla 194

A contrastare con il rosa delle donne e uomini femmiste/i, c’è invece la marcia di Forza Nuova. Colore nero, slogan opposti: «vogliamo il referendum contro la legge 194». «Salvini ieri ha fatto una dichiarazione da democristiano, si è già ritirato nella battaglia per la famiglia e per i bambini italiani», ha dichiarato Luca Castellini, coordinatore del Nord per Forza Nuova, che insieme al segretario provinciale di Forza Nuova Verona Pietro Amedeo ha lanciato il comitato referendario. «L’aborto è un’uccisione – hanno detto i due ai giornalisti – se tornare indietro significa dare valore alla vita, sì torniamo indietro». «L’idea- ha aggiunto Amedeo- è togliere la libertà di scegliere se abortire o meno, a meno di gravi condizioni o rischi per la salute». «Il problema è il fatto di pretendere l’equiparazione alla famiglia naturale, perché lo vogliono, che problemi hanno?» ha aggiunto Castellini fuori dal palazzo della Gran Guardia a Piazza Bra. «Hanno fatto la loro scelta e allora i figli non li fanno» continua, per poi lanciare l’ultima provocazione: «Tra poco arriverà uno che dirà che ha deciso di sposarsi con un cavallo e di aver un figlio con un cavallo, e qualcuno verrà qua a dirmi che questo ha il suo diritto».

 

(credits immagine di copertina: ANSA/FILIPPO VENEZIA)

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