L’ISS fa il disegnino ai no-vax sulle fake news relative alla vaccinazione contro il Covid-19
Un vademecum è stato diffuso dall'Istituto Superiore della Sanità: un documento necessario, ma che effetto avrà?
09/08/2021 di Gianmichele Laino
Quando andiamo a valutare l’efficacia del vademecum ISS contro le fake news relative alla vaccinazione contro il coronavirus, occorre senza dubbio descrivere la platea a cui si rivolge. L’Italia non è – è bene sottolinearlo – una grande nazione no-vax e anche il buon successo (fino a questo momento) della campagna vaccinale lo dimostra. È un Paese, però, dove una piccola minoranza no-vax è riuscita a ritagliarsi una grande fetta di visibilità sui social network. Visibilità che, alla lunga, può entrare nel ragionamento quotidiano (e nell’opinione diffusa) anche di chi no-vax non è, ma ha comunque accesso a questo tipo di disinformazione (per inesperienza, magari, nell’utilizzo degli strumenti informatici o dei social network). Inoltre, distinguere una notizia vera da una falsa diventa sempre più complesso a causa di un imbarbarimento generale del mondo dell’informazione, che bada molto di più alla velocità della notizia che alla sua effettiva verifica.
LEGGI ANCHE > La bufala del comunicato di AIFA con i lotti Astrazeneca ritirati
Vademecum ISS contro le fake news sui vaccini anti Covid-19
Dunque, l’obiettivo dell’ISS (che pure non ha un background molto solido sui social network dove – purtroppo – le fake news impazzano) non è quello di convincere i no-vax duri e puri, piuttosto quella che potremmo definire una “zona grigia” di italiani non ideologicamente contrari alla vaccinazione, ma facilmente impressionabili dalle castronerie ascientifiche che spesso circolano sul web.
Ecco dunque una sorta di documento PPT con slides che spiega, a un livello estremo di semplificazione, cosa è fake news e cosa non lo è, seguendo uno schema (e una grafica) molto intuitiva: croce rossa per le fake news, spunta verde per quanto riguarda le notizie verificate. Si affrontano diversi temi: gli effetti a breve e lungo termine dei vaccini, il fatto che i vaccini utilizzati siano “sperimentali”, il fatto che siano proprio i vaccini a provocare l’infezione da coronavirus, la narrazione dei vaccinati contagiosi, la presunta voglia da parte delle istituzioni di nascondere decessi o effetti collaterali gravi collegati ai vaccini, il vaccino come causa di infertilità e di aborti, il vaccino che andrebbe a modificare il nostro dna, le varianti che aumentano in maniera direttamente proporzionale all’aumento dei vaccinati, il fatto che il virus scompaia in estate.
L’ISS non fa altro che raccogliere le informazioni che sono state puntualmente già comunicate – via televisione o via media tradizionali – contro queste affermazioni no-vax. L’importante è garantire la più ampia divulgazione a questo documento.