Il non detto: perché la Gran Bretagna avrà il vaccino prima degli altri
Il governo britannico ha deciso di saltare lo step finale: l'analisi del dossier finale
02/12/2020 di Enzo Boldi
L’essenziale è invisibile agli occhi. A volte, però, basterebbe utilizzare le dita per fare delle ricerche sulle fonti ufficiali prima di far dilagare la propria rabbia sui social. Anche questa mattina abbiamo assistito a fenomeni di isteria collettiva sulla rete dopo la notizia dell’arrivo, già nella prossima settimana, del vaccino Pfizer nel Regno Unito. Prima di tutti, prima del tempo. In Italia e nel resto dell’Unione Europea, invece, arriverà tra qualche settimana. Ma il ‘merito’ di questo anticipo da parte del governo britannico non sta nella Brexit, ma nella scorciatoia che Boris Johnson ha deciso di utilizzare.
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Si è deciso, dunque, di saltare l’ultimo step autorizzando la messa in circolo del vaccino Pfizer-BioNTech senza attendere il dossier definitivo richiesto dall’Agenzia Europea per i medicinali. In sintesi: il governo britannico – come confermato dalla comunicazione ufficiale pubblicata sul sito istituzionale – ha deciso fermarsi alla fase di ‘rolling review’. Cosa vuol dire? Si tratta di uno step precedente che si basa sui dati ancora non definitivi, ma considerati certi e sicuri. Insomma, un passo prima della meta che ufficializza la funzionalità o meno di un prodotto medicale.
#Vaccino: bene precisare che in UK è stato autorizzato solo tramite “rolling review”, non previa analisi del dossier completo sottomesso da #Pfizer ad #EMA #VaccinoAntiCovid #vaccinoCovid https://t.co/dkVmquoOsU pic.twitter.com/XU0xBzqQXp
— Nino Cartabellotta (@Cartabellotta) December 2, 2020
Vaccino Pfizer nel Regno Unito: ecco perché arriva prima
Ma c’entra la Brexit? Tecnicamente no, praticamente sì. La Gran Bretagna ha deciso di sfruttare la flessibilità garantita dalla sua uscita dell’Unione Europea. Fino al 31 dicembre 2020, infatti, i passaggi a livello sanitario nel Regno Unito sono sotto la giurisdizione dell’Ema. Ma questo principio è stato superato da un’autorizzazione di emergenza nazionale. Insomma, bypassato il controllo, si è deciso di andare all-in senza attendere il dossier finale.
Per farla corta, per farla breve
Dossier che, invece, è stato richiesto dall’Ema sul vaccino Pfizer-BioNTech (e anche per gli altri che sono stati testati fino a questo momento), per non fermarsi al rolling review. Una procedura che ha dato un’accelerazione nell’autorizzazione per la somministrazione del prodotto americano-tedesco che arriverà già la prossima settimana.
(foto di copertina: Canva)