L’infermiera vaccinata che usa l’ironia sui social: «Il 5G non funziona ancora»

Il messaggio - se ci riflettiamo su - è molto potente nel giorno in cui una sua collega ha dovuto chiudere gli account per gli insulti dei no vax

29/12/2020 di Gianmichele Laino

Nel giorno in cui apprendiamo che una sua collega dell’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma è stata costretta a cancellare i propri account social per la marea di insulti ricevuti dai no vax dopo le immagini della sua prima vaccinazione contro il coronavirus, una giovane infermiera pugliese 25enne ha utilizzato l’arma dell’ironia – proprio attraverso quei social network che invece erano stati un insopportabile fardello per la sua collega – per parlare della sua esperienza di operatrice sanitaria con la prima dose di Vaccino Pfizer.

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Vaccino e 5G l’ironia dell’infermiera pugliese

Così, L. (evitiamo di agevolare il compito agli haters di professione che sicuramente vorrebbero sfogare le proprie frustrazioni sui social network) ha deciso di sfruttare una delle più incredibili bufale sul vaccino contro il coronavirus (diffusa ben prima dell’inizio della sperimentazione, proprio in corrispondenza della prima ondata di epidemia) per prendersi gioco, con un sorriso, di tutti quelli che sui social network hanno offeso lei e i suoi colleghi.

«Stamattina – ha scritto in un post su Facebook che è subito diventato virale – ho provato a spegnere la sveglia con la forza del pensiero ma il 5G ancora non funziona. In compenso è completamente passato il dolore (assolutamente sopportabile) nella sede dell’inoculo».

Dove nasce la battuta dell’operatrice sanitaria

Ovviamente, la giovane donna ha affermato anche di sentirsi molto fortunata a essere stata tra le prime a ricevere il vaccino, di non avvertire sintomi anche dopo 48 ore, di nutrire tutte le speranze del mondo per una cura che ci permetterà di riprendere il controllo delle nostre vite, tornando a fare quello che adesso è assolutamente sconsigliato a causa della diffusione del contagio.

Ma dove nasce la battuta dell’infermiera pugliese sul vaccino e 5G? Senz’altro da quel confuso coacervo di fake news che – come si accennava in precedenza – sono state diffuse sin dalla prima ondata di contagi e che mettevano al centro della pandemia una sorta di complotto di livello internazionale ispirato da Bill Gates al fine di produrre un vaccino che, attraverso l’inoculo di un presunto microchip, potesse controllarci attraverso la tecnologia 5G (nel frattempo diffusa sul pianeta). La fantascienza che corre sui social. E che non può essere combattuta se non con l’arma dell’ironia.

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