Roma, bambina respinta da un asilo perché non vaccinata. La madre protesta

12/03/2019 di Enzo Boldi

Oggi è scaduto il termine per la presentazione delle certificazioni dei vaccini per iscrivere i bambini nelle scuole, ma da tutta Italia arrivano notizie di studenti – per lo più iscritti alle scuole materne – respinti all’ingresso per non aver consegnato le attestazioni richieste. Uno dei tanti casi è accaduto a Roma, dove una bambina di tre anni, che frequentava una scuola materna comunale della periferia romana, è stata respinta perché non vaccinata. La madre ha annunciato di esser pronta a diffidare la scuola frequentata dalla figlia.

La mamma della piccola ha ricevuto ieri una chiamata dalla scuola in cui le veniva annunciato che la bambina oggi non sarebbe potuta entrare. Da oggi infatti è entrato in vigore il divieto imposto dalla legge Lorenzin, che prevede l’espulsione dagli asili nido e dalle scuole materne dei bambini non in regola con le vaccinazioni obbligatorie. La legge aveva fissato come termine per mettersi in regola il 10 marzo, che però era domenica. E il ministero della Salute ieri ha chiarito che il divieto di entrare a scuola non vaccinati scattava oggi.

Vaccini, a Roma una bambina viene respinta da un asilo e la madre annuncia una diffida

«Ieri mi ha chiamato una funzionaria della segreteria della scuola materna e mi ha detto che oggi mia figlia non sarebbe potuta entrare, ho già contattato un avvocato per capire in base a quale articolo mia figlia sia stata respinta – ha dichiarato ad AdnKronos la madre della bambina respinta alla scuola materna di Roma -. Ho mandato una mail alla dirigente della scuola per avere chiarimenti e se non avrò risposte manderò una pec con una diffida a fare entrare la bambina. Mia figlia non ha nessuna vaccinazione ma io non sono una no vax tanto che avevo contattato la asl per chiedere di valutare il mio caso – dice la mamma – in famiglia abbiamo delle allergie particolari e il papà della bimba è morto recentemente, era molto giovane. Per questo prima di sottoporre mia figlia ai vaccini voglio avere delle certezze».

Due genitori denunciati a Livorno

A Livorno, invece, due genitori sono stati denunciati per aver presentato agli istituti scolastici in cui studiavano i loro figli delle false dichiarazioni sul rispetto dell’obbligo vaccinale dei loro bimbi. Si tratta di due famiglie diverse, ma che hanno utilizzato lo stesso escamotage nel tentativo di aggirare la norma. Senza, però, riuscire nel loro interno. Il Nucleo per la Tutela della Salute di Livorno, al termine dei controlli sugli adempimenti vaccinali dei minori che frequentano le scuole, ha accertato questa mattina che i due genitori (un padre e una madre) avevano attestato falsamente alla direzione scolastica l’assolvimento dell’obbligo dei propri figli previsto dalla legge Lorenzin del 2017. I due sono stati denunciati per falso in atto pubblico e ora dovranno rispondere del loro comportamento davanti ai giudici.

I due bambini, che non sono fratelli (come invece era stato detto in mattinata), sono figli di due coppie diverse, ma il comportamento dei due genitori è stato molto simile. Entrambi gli studenti sono iscritti in una scuola elementare di Livorno e i loro genitori no vax avevano deciso di consegnare agli uffici di presidenza della scuola un’autocertificazione che attestava le avvenute vaccinazioni. I controlli, però, hanno mostrato come i due bambini non fossero mai stati immunizzati, contravvenendo agli obblighi di legge (10 vaccini obbligatori: anti-poliomelitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti Haemophilusinfluenzae tipo B, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella).

(foto di copertina: ANSA/CESARE ABBATE)

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