Vaccini, in 15 Paesi europei non esiste l’obbligo. Ma i risultati sono soddisfacenti

Il dubbio è obbligo o raccomandazione. In 15 Paesi europei è la seconda strada quella scelta per i vaccini e i risultati ottenuti sono più che soddisfacenti. Austria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Irlanda, Islanda, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito non hanno nessuna vaccinazione obbligatoria, mentre gli altri ne hanno almeno una. 

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LO STUDIO DI VENICE SUI VACCINI IN EUROPA

La differenza, secondo gli scienziati di Venice (Vaccine european new integrated collaboration effort), dipende da ragioni di tipo storico e culturale. Per gli altri 14 Paesi europei presi in esame dallo studio, invece, ci sono soltanto alcune malattie coperte dall’obbligatorietà della vaccinazione. Ad esempio, la poliomielite, la difterite, il tetano e l’epatite B; la varicella, invece, inserita tra le 12 vaccinazioni obbligatorie previste dal decreto Lorenzin, è obbligatoria soltanto in Lituania.

Essendoci, dunque, motivazioni di carattere sociale all’origine della scelta delle vaccinazioni, non è opportuno individuare nell’obbligatorietà o nella raccomandazione l’efficacia del provvedimento. Più sensato, invece, è puntare sulla copertura vaccinale. In Italia, questa è relativamente bassa per quanto riguarda il morbillo (86%), mentre è più alta per difterite, tetano e pertosse (94%). In generale, nel nostro Paese, la copertura è più alta per le quattro vaccinazioni già obbligatorie per legge (difterite, tetano, poliomelite ed epatite B, somministrate nell’esavalente insieme a pertosse ed haemophilus b)  rispetto a quelle che erano raccomandate, come il morbillo. 

Si prenda, invece, il caso della Francia. Qui, non esiste l’obbligo di vaccinarsi contro il morbillo, ma la copertura è comunque del 90%. Gli esperti europei, comunque, sottolineano che i dati di Venice e dell’Ocse mostrano che «a prima vista non sembrano esserci straordinarie differenze nella copertura vaccinale tra i Paesi che raccomandano certe vaccinazioni e quelli che, invece, le obbligano per legge».

 

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