Vaccini: il governo vuole far slittare la scadenza del 10 luglio

25/06/2018 di Redazione

Ipotesi di proroga per la scadenza del 10 luglio per la presentazione della certificazione definitiva che provi l’avvenuta vaccinazione ai fini dell’iscrizione a scuola per il prossimo anno 2018-19. Sarebbe questa, secondo quanto apprende Ansa, la strada in valutazione da parte del Governo in merito alla questione dell’obbligo vaccinale per andare a scuola.

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Sembra quindi prevalere la linea suggerita anche dai free vax. Rinviare il termine in modo tale così da permettere l’ingresso dei bambini non vaccinati nelle scuole anche per il prossimo anno scolastico.

VACCINI: LA PROROGA? PREVISTA NEL CONTRATTO DI GOVERNO

La revisione dell’obbligo vaccinale per l’iscrizione a scuola è prevista dal Contratto di Governo ed è stata riaffermata venerdì scorso dal vicepremier Salvini. Il ministro della Salute, Giulia Grillo, da parte sua ha ribadito che i vaccini «sono un fondamentale strumento di prevenzione sanitaria primaria» e che «in discussione a livello politico sono solo le modalità migliori attraverso le quali proporli alla popolazione». La scadenza del 10 luglio è prevista dalla legge e dalla circolare del ministero dello Salute dello scorso 16 agosto. Quanto alle vaccinazioni, la legge sull’obbligo vaccinale per la frequenza scolastica dispone che dieci vaccinazioni siano obbligatorie per i minori di età compresa tra zero e sedici anni (ovvero 16 anni e 364 giorni), inclusi i minori stranieri non accompagnati per la medesima classe di età, in base alle specifiche indicazioni contenute nel Calendario vaccinale nazionale vigente nel proprio anno di nascita.

I PEDIATRI CONTRO SALVINI

Intanto i pediatri italiani hanno aspramente criticato le dichiarazioni rilasciate da Matteo Salvini (e non solo) nelle ultime ore. «Le dichiarazioni in merito alle vaccinazioni rilasciate nei giorni scorsi da alcuni membri del governo italiano preoccupa non poco la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps), in quanto – spiegano gli esperti della Sipps – sembrano evidenziare una inadeguata conoscenza del grave pericolo tuttora rappresentato dalle malattie prevenibili con le vaccinazioni, e fanno temere che, in nome di posizioni ideologiche prive di fondamento scientifico, si rischi di perdere quanto di buono e’ stato realizzato anche nel nostro paese nella lotta contro queste malattie». In particolare, la Sipps è preoccupata per le affermazioni secondo i quali i «10 Vaccini obbligatori sono inutili e in parecchi casi pericolosi se non dannosi». Precisa Luciano Pinto, vice presidente della Sipps Campania: «Chi ha espresso questo parere sembra del tutto ignaro delle motivazioni che avevano indotto il Parlamento Italiano a estendere da 4 a 10 il numero dei Vaccini obbligatori, e dimostra di non sapere nulla della reale situazione epidemiologica, in Italia e negli altri Paesi, delle malattie che i vaccini prevengono».

QUALI SONO I VACCINI OBBLIGATORI

Le vaccinazioni obbligatorie sono: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella. La legge estende include l’anti-pertosse, l’anti-Haemophilus influenzae tipo b, l’anti-morbillo, l’anti-rosolia, l’anti-parotite e l’anti-varicella. Le vaccinazioni sono stabilite in base al Calendario vaccinale nazionale. Quelle raccomandate e gratuite per i minori di età compresa tra zero e sedici anni, sono: anti-meningococcica B, anti-meningococcica C, anti-pneumococcica, anti-rotavirus.

 

 

(in copertina il ministro della salute Giulia Grillo, foto ANSA/GIUSEPPE LAMI)

 

 

 

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