Unioni Civili, Ruini: «La Cirinnà è inammissibile, è un simil-matrimonio»

20/01/2016 di Redazione

A ribadire la posizione della Chiesa sulle unioni civili è oggi il cardinale Camillo Ruini, ex presidente della Cei, che in un’intervista rilasciata a Paolo Rodari per Repubblica boccia il disegno di legge Cirinnà pronto ad arrivare in aula al Senato. «Non vedo – dichiara – come possa esistere un matrimonio, o un simil-matrimonio, tra due persone che unendosi non possono procreare e come si possa negare a un bambino il diritto di avere un padre e una madre».

 

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UNIONI CIVILI, RUINI: «LA STEPCHILD ADOPTION RIGUARDA I FIGLI AVUTI CON L’UTERO IN AFFITTO»

Uno dei punti più contestati della legge è ovviamente la stepchild adoption:

«La società è cambiata profondamente e la Corte Costituzionale provvede spesso ad aggiornare la Costituzione, qualche volta con sentenze discutibili. Ciò non significa che tutto debba cambiare. In concreto, è difficile sostenere che la famiglia possa fondarsi sull’unione tra persone dello stesso sesso».
Per la Chiesa avere figli non è un diritto. Alcuni studi dicono che le persone Lgbt hanno capacità genitoriali come tutti. Perché è un problema se una coppia gay adotta un bambino?
«Altri studi dicono esattamente l’opposto. E soprattutto c’è una differenza e complementarietà tra l’uomo e la donna che non è solo biologica ma affettiva, comportamentale e psicologica: di questa complementarietà il bambino ha bisogno».
La stepchild adoption è uno strumento di fatto già ammesso dalla legge 184. Perché non va bene?
«Ma la legge 184 parla di adozioni compiute da coniugi, cioè da due persone di sesso diverso: tanto è vero che il disegno di legge Cirinnà propone di inserire nel testo della legge 184, dopo la parole coniuge, le parole “o dalla parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso”. È questo che non va bene. Metto inoltre in guardia da un equivoco: molti pensano che la stepchild adoption significhi che un partner può adottare il figlio che l’altro partner ha avuto in precedenza, quando era eterosessuale. Ma non è così: quel figlio non può essere adottato perché ha già due genitori. La stepchild adoption riguarda i figli avuti con l’utero in affitto, se i due partner sono uomini, o con la fecondazione eterologa, se sono donne. Quindi figli “costruiti” appositamente».

(Foto di copertina: ANSA / ALESSANDRO DI MEO)

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