La censura dei media di stato ungheresi su Greta Thunberg, sull’UE e su Amnesty International

C’è un lungo elenco di argomenti dai quali i media di Stato in Ungheria devono ben guardarsi dallo scrivere. È la triste scoperta fatta da Politico, che ha avuto modo di visionare alcune mail interne che circolano dai quadri delle emittenti pubbliche e che arrivano fino ai dipendenti. Inoltre, dopo aver consultato anche una fonte che ha preferito restare anonima, il portale di notizie e di approfondimenti politici ha potuto confermare la veridicità di quei documenti. Vera e propria censura di Stato, con pressioni da parte dell’amministrazione guidata da Viktor Orban per evitare che in patria si parli di argomenti come Greta Thunberg, l’Unione Europea o del ruolo di alcune associazioni come Amnesty International.

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Ungheria, la censura preventiva su Greta Thunberg

Proprio su Greta Thunberg, la diciassettenne svedese attivista per il clima, sembra esserci una particolare forma di controllo. Gli articoli o i servizi radiotelevisivi che parlano di lei hanno addirittura bisogno di una approvazione preventiva, mentre gli altri documenti giornalistici sui restanti argomenti devono essere revisionati prima di poter essere pubblicati. La pratica stringente su Greta Thunberg sembra essere emersa a metà agosto 2019, quando l’attivista ha iniziato il suo viaggio verso il continente americano in barca a vela, in modo tale da poter partecipare al summit internazionale sul clima (che poi si sarebbe svolto a Madrid, ndr).

Quando i giornalisti delle emittenti di Stato propongono alcuni articoli sugli argomenti in lista, molto spesso non vedono i loro lavori tornare indietro. Secondo la fonte anonima consultata da Politico, i dirigenti delle emittenti di Stato usano un’espressione al limite tra lo scherzoso e il rassegnato per contraddistinguerli. Sarebbero, infatti, «pezzi lasciati sul campo di battaglia». Vale la pena ricordare che l’Unione Europea ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell’Ungheria proprio in merito alla libertà di stampa e di espressione ai tempi del governo di estrema destra di Viktor Orban.

Gli altri argomenti censurati dai media di Stato in Ungheria

Le informazioni raccolte da Politico sembrano andare proprio in quella direzione. Gli episodi di censura sarebbero stati molto numerosi negli ultimi anni e avrebbero riguardato anche servizi giornalistici che si occupavano delle proteste di Amnesty International nel corso della visita del presidente turco Recep Tayyp Erdogan in Ungheria o lavori che riguardavano in maniera più approfondita le politiche dell’Unione Europea. Un modo per tenere lontani i cittadini ungheresi da argomenti che il governo di Viktor Orban, evidentemente, ritiene essere scomodi.

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