Salvini dà l’ultimatum che Conte non aveva dato: 15 giorni
04/06/2019 di Gianmichele Laino
Nonostante la conferenza stampa di Giuseppe Conte fosse stata annunciata come importante, da quel confronto con i giornalisti non era emerso alcun indizio utile per capire né se sia in corso una crisi, né quali siano i tempi per risolverla. A togliere tutti i dubbi ci ha pensato, ancora una volta con una sorta di ingerenza nel ruolo che dovrebbe essere del presidente del Consiglio, il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Ultimatum Salvini, dopo la conferenza stampa di Conte
Se Giuseppe Conte non si è sbilanciato sulla data ultima entro la quale il governo dovrà trovare una quadra per andare avanti, è stato Matteo Salvini quest’oggi a dettare i tempi e, di conseguenza, l’agenda. Dimostrando una volta di più che il ruolo di premier in pectore gli si è sempre più cucito addosso. Il leader della Lega ha dato altri 15 giorni di tempo ai suoi alleati del Movimento 5 Stelle per trovare una quadra e tornare a essere un governo effettivamente operativo. Lo stallo, infatti, continua a protrarsi, senza soluzione.
«La mia volontà è quella di continuare con questo governo – ha detto Matteo Salvini nel corso di un’intervista all’emittente Rtl -. Ma se mi dovessi accorgere che tra 15 giorni ci ritroviamo qui a dirci le stesse cose, con gli stessi ritardi e gli stessi rinvii, allora sarebbe un problema».
Le azioni da fare prima dell’ultimatum Salvini
Al momento, secondo il ministro dell’Interno, sono tre i verbi che caratterizzano l’azione di questo governo: dubitare, fermare, rimandare. Secondo il leader della Lega, invece, c’è bisogno di tante cose da fare e bisognerebbe tornare a essere operativi per evitare lo stallo su qualsiasi punto. «Ora Conte parte per il Vietnam – ha concluso Salvini – il ‘facciamo’ noi ce l’abbiamo pronto: il dl Sicurezza bis è pronto da settimane; sullo Sblocca cantieri il paese, non solo la Lega, ha le idee chiarissime. Io sono pronto sul taglio delle tasse, sulle Autonomie e sono pronto per il Cdm giovedì, venerdì, sabato, domenica».
FOTO: ANSA/ANDREA MEROLA