Uber eats implementa la sua app con le misure di sicurezza per i rider
Tre le novità per i corrieri: Safety Checklist, Helmet verification e Ride Check
15/09/2021 di Enzo Boldi
Si è spesso parlato delle condizioni di lavoro dei rider: dalle forme di “contrattualizzazione”, fino alla sicurezza di chi opera sulle strade italiane per effettuare le consegne di cibo e prodotti. Proprio in relazione a quest’ultimo tema, c’è da segnalare l’ultima mossa di Uber Eats che ha deciso di implementare la sua applicazione (quella in cui i corrieri posso identificarsi prima di iniziare a lavorare) con alcune funzioni per “garantire” la sicurezza. Tre novità che entreranno in vigore in Italia da oggi, mercoledì 15 settembre.
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«Uber pone attenzione in maniera concreta ai temi della sicurezza stradale e la nostra azienda è pienamente consapevole che i rider sono utenti della strada vulnerabili – ha dichiarato il general manager di Uber Eats Italia, Jean-Adrien Monleau, parlando dell’implementazione della sicurezza attraverso nuovi strumenti forniti dalla app -. Queste nuove funzioni sono un importante esempio di come la tecnologia può creare un reale impatto sulla sicurezza stradale, ed è parte del nostro impegno volto a prevenire incidenti, oltre a definire nuovi standard di sicurezza per il settore del delivery».
Uber eats, la app implementata con altre misure di sicurezza per i rider
Ma quali sono queste tre novità? La prima si chiama Safety Checklist: i rider che utilizzano mezzi a due ruote (bicicletta o motorino), riceveranno un lista di controllo ogni volta che effettueranno l’accesso al loro account. Si va dal “remind” per un controllo periodico del proprio mezzo, alla richiesta di verificare di aver indossato tutto l’equipaggiamento di protezioni, fino al supporto per smartphone da installare sulla propria bici o moto e altre indicazioni sul corretto posizionamento della borsa che contiene i prodotti da consegnare e al rispetto del codice della strada.
E, proprio legato a quest’ultimo aspetto si collega la seconda novità: Helmet Verification. Circa il 35% dei rider che lavorano per Uber Eats viaggiano a bordo di moto (che, dunque, prevede il corretto utilizzo di dispositivi di protezione per la testa). Prima di partire per una consegna, il corriere dovrà accedere alla app e farsi un “selfie” per dimostrare di star indossando il caso nel modo corretto.
Le altre funzionalità
L’ultima novità si chiama RideCheck. Attraverso il controllo del tracciato Gps di ogni rider (che avviene sempre tramite l’app di Uber Eats), sarà possibile verificare casi di lunghe soste inaspettate, frutto di un possibile incidente. Qualora si verificasse un imprevisto di questo tipo, il personale di Uber invierà in messaggio al rider per chiedere “va tutto bene?”. Se il corriere non risponderà a quella notifica, saranno avviati i controlli e gli eventuali soccorsi. All’interno di questa funzione, inoltre, c’è anche la possibilità – da parte del rider stesso – di premere su un pulsante di emergenza o riportare un incidente in cui è stato coinvolto.
(foto di copertina: da Unsplash)