Twitter non ha più nessun dipendente nella sede di Bruxelles
Le istituzioni europee sono preoccupate per il rispetto da parte del social network delle norme europee sui servizi digitali e in particolare delle norme relative alla disinformazione e all'incitamento all'odio
24/11/2022 di Giordana Battisti
La sede di Twitter a Bruxelles era il risultato di un accordo tra l’azienda e le istituzioni europee che ora sarebbero preoccupate per il rispetto da parte del social network delle norme europee sui servizi digitali e in particolare delle norme relative alla disinformazione e all’incitamento all’odio.
Twitter non ha più un ufficio a Bruxelles
I dipendenti di Twitter che lavoravano a Bruxelles, in tutto sei persone, hanno deciso di licenziarsi in seguito all’ e-mail in cui Elon Musk chiedeva ai dipendenti di accettare turni di lavoro molto impegnativi oppure di dimettersi. Molti dei dipendenti e dirigenti di Twitter che lavoravano nell’ufficio di Bruxelles erano stati licenziati all’inizio del mese, durante i tagli a livello aziendale voluti da Musk. I dirigenti avevano lavorato per fare in modo che l’azienda rispettasse le norme sulla disinformazione dell’Unione europea e il Digital Services Act, che stabilisce nuove regole su come le grandi aziende tecnologiche dovrebbero tutelare gli utenti. Tra i dirigenti c’erano anche Julia Mozer e Dario La Nasa, responsabili della politica digitale di Twitter a livello europeo, che secondo il Financial Times hanno lasciato l’azienda la scorsa settimana anche se non è chiaro se si siano dimessi o se siano stati licenziati.
La vicepresidente della Commissione europea Věra Jourová ha detto al Financial Times di essere «preoccupata per la notizia del licenziamento di una così grande quantità di personale di Twitter in Europa» Secondo Jourová, per individuare e agire efficacemente contro la disinformazione e la propaganda c’è bisogno di risorse e dipendenti che lavorino in questo settore. Jourová ha ricordato anche il problema della disinformazione riguardante la guerra in Ucraina e sostiene che in passato Twitter sia stato un mezzo utile per la lotta contro la disinformazione e l’incitamento all’odio e vorrebbe che si confermasse tale senza apportare modifiche alla modalità di moderazione dei contenuti.
Oggi la Commissione europea ha pubblicato i risultati della sua settima valutazione del Codice di condotta per contrastare l’illecito incitamento all’odio online. I dati dimostrano che le rimozioni di contenuti che incitano all’odio da parte di Twitter sono diminuite di circa il 5% su base annua. Questo potrebbe essere stato influenzato anche dalle recenti modifiche apportate da Musk al social network che hanno creato alcuni problemi, per esempio riguardo alla questione della verifica delle identità e degli account parodistici o che si fingono di essere qualcuno che non sono.