Jack Dorsey si prende le responsabilità del fact-checking su Trump: «Lasci stare i miei dipendenti»
28/05/2020 di Gianmichele Laino

La vicenda iniziale è nota. Twitter, nella giornata di ieri, aveva lanciato una notifica di alert contro le fake news a corredo di due tweet del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il caso ha scatenato le proteste dell’inquilino della Casa Bianca che deve buona parte del successo elettorale proprio alla sua onnipresenza sul social network dei cinguettii. Tanto da arrivare a paventare una proposta di legge sull’utilizzo dei social network negli Stati Uniti, soprattutto con l’approssimarsi delle elezioni presidenziali, affinché queste non siano influenzate da agenti esterni al dibattito politico come, ad esempio, gli algoritmi dei social network.
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Twitter contro Trump, l’intervento di Jack Dorsey
Ora, visto il livello altissimo dello scontro che ha coinvolto la personalità più potente dal punto di vista politico degli Stati Uniti e del mondo libero, il fondatore di Twitter Jack Dorsey ha fatto sentire la propria voce, assumendosi ogni responsabilità rispetto a quanto accaduto. Sempre attraverso il social network da lui inventato ha fatto sapere: «La responsabilità del fact-checking e di qualsiasi altra cosa che riguarda Twitter è solo mia. Si lascino da parte i miei dipendenti. Continueremo a monitorare ciò che viene pubblicato sul social anche durante le elezioni americane, senza per questo erigerci ad arbitri della verità».
Fact check: there is someone ultimately accountable for our actions as a company, and that’s me. Please leave our employees out of this. We’ll continue to point out incorrect or disputed information about elections globally. And we will admit to and own any mistakes we make.
— jack (@jack) May 28, 2020
Poi, Jack Dorsey si è rivolto direttamente a Donald Trump: «La nostra intenzione – ha spiegato – è quella unire i puntini su dichiarazioni contrastanti e mostrare anche l’altro aspetto di un’affermazione, in modo tale che gli utenti possano giudicare da soli. Una maggiore trasparenza da parte nostra è fondamentale, per questo aggiorneremo la notifica sotto al tweet di Donald Trump per renderla più chiara».
Insomma, lo scontro è aperto e ha una camera con vista sulla Casa Bianca. Twitter sarà ancora una volta fondamentale per la campagna del presidente Donald Trump o questa volta si trasformerà in un pericoloso boomerang?