La prima regola del social di Trump è che non si parla (male) del social di Trump

Il giornalista della Reuters Brad Heath ha analizzato i termini e le condizioni di utilizzo di Truth Social

22/10/2021 di Redazione

Si tratta della regola 23 dei termini e delle condizioni di utilizzo di Truth Social, il nuovo social network di Donald Trump. Le persone che, dal 2022, inizieranno a utilizzare questa nuova piattaforma non saranno autorizzati a «denigrare, offuscare o danneggiare in altro modo, a nostro avviso, noi e/o il Sito». È una delle regole imprescindibili per poter avere accesso ai pensieri dell’ex presidente americano che, pur di avere un proprio spazio social dopo il ban permanente da gran parte delle piattaforme dopo i fatti di Capitol Hill del 6 gennaio, si è costruito in casa una società – Trump Media & Technology Group (TMTG) – che ha fatto in casa uno strumento che vedrà la luce, per gli utenti comuni, all’inizio del prossimo anno. Ma che, da novembre, potrà essere testato da alcune persone invitate appositamente per la fase beta.

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Truth Social, il social network di Trump con le strane condizioni di utilizzo

A scoprire questa clausola è stato il giornalista della Reuters Brad Heath, che ha avuto modo di consultare la lista completa dei termini e delle condizioni di utilizzo di Truth Social:

Prendendo alla lettera questa indicazione, non si potrebbe nemmeno dare indicazioni critiche a proposito di eventuali malfunzionamenti. Insomma, non esattamente un bel modo per garantire quella libertà di informazione con cui invece Trump vorrebbe esprimersi. Tra le altre cose, se parliamo di concetti come “offuscamento” o “danneggiamento” del sito, ecco che ci viene in mente l’episodio che si è registrato ieri. Poco dopo l’annuncio del lancio della nuova piattaforma, il social network Truth Social era già stato hackerato.

Non proprio un buon inizio, sia nella forma, sia nella sostanza. Nel frattempo, il mondo del web si sta preparando al lancio definitivo della piattaforma, alle sue condizioni di utilizzo, agli interventi che l’ex presidente Usa effettuerà, senza alcun tipo di censura o controllo (nemmeno, ahinoi, sulla veridicità delle informazioni).

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