L’app Truth Social di Trump non è stata approvata da Google Store

La ragione? Truth Social non sarà su Google Play Store perché il sistema non è in grado di moderare efficacemente i contenuti generati dagli utenti

Google Store ha respinto la richiesta di Truth Social di essere inserita tra le app scaricabili sul sistema operativo Android. La ragione del mancato lancio di Truth Social su Play Store? La piattaforma, così come è costruita e come funziona attualmente, vìola le regole del negozio digitale che incitano minacce fisiche e violenza. La dichiarazione ufficiale è stata fatta dopo che il team di Trump ha affermato di non avere idea della ragione per la quale il social network non avesse ancora ricevuto approvazione. La richiesta di Google Store è precisa: per essere accettato sulla piattaforma, Truth Social deve provare di essere dotato di un «un sistema efficace per moderare i contenuti generati dagli utenti».



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Il lancio di Truth Social su Play Store sarebbe fondamentale

A dieci mesi dalla sua nascita, Truth Social – nato come piattaforma per «dare una voce a tutti, opporsi alla tirannia delle società Big Tech e combatterle» – non gode di ottima salute. Come spiega FoxBusiness, infatti, i numeri non sono buoni. C’è il debito nei confronti della società che gli fa da hosting, RightForge, per un totale di 1,6 milioni di dollari; anche i follower sono pochi, considerato che – in tutto – sono solo 3,9 milioni contro i 79 milioni che Trump poteva vantare su Twitter prima che il suo profilo venisse chiuso per essere stato un mezzo fondamentale – insieme agli altri canali social dell’ex presidente Usa – nel provocare quanto accaduto a Capitol Hill.



Non è difficile inquadrare questa del Google Play Store come un’altra batosta, vista la necessità del tycoon di entrare negli smartphone di quanta più gente possibile anche in vista della decisione che lo attende dopo le elezione midterm di novembre, ovvero investire nella sua terza campagna presidenziale. Quello che sta spingendo Trump e il suo team a ritardare il lancio della campagna, oltre all’attesa dei risultati delle elezioni midterm, sono una serie di questioni legali tra cui la perquisizione dell’Fbi nella sua tenuta di Mar-a-Lago.