Chi fa parte della supergiuria che deciderà se Trump tornerà su Facebook o no

L'Oversight Board sarà composto da 20 esperti di spicco che dovranno gestire il ritorno di Trump su Facebook

26/01/2021 di Ilaria Roncone

A decidere se Donald Trump torna su Facebook sarà un comitato di esperti creato da Mark Zuckerberg, l’Oversight Board. La questione va affrontata entro aprile e da questo dipenderà la possibilità dell’ex presidente degli Stati Uniti di tornare a parlare a milioni di persone. Questa supergiuria è stata creata appositamente da Mark Zuckerberg per occuparsi della questione più spinosa che i social stanno gestendo in questo momento: tutto gira attorno alla scelta di di società e aziende private – Facebook o Twitter in primis – di silenziare il presidente di uno stato democratico. Quel presidente che, come tutti hanno potuto vedere, con la diffusione di notizie false sulle elezioni ha minato alla stessa democrazia che ha rappresentato prima di Joe Biden.

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Trump torna su Facebook: a deciderlo è l’Oversight Board

Se e quando il tycoon potrà tornare su Facebook lo deciderà la super giuria investita da Zuckerberg. Tra gli esperti che faranno parte del comitato ci sono esperti giuristi liverali e non solo: una yemenita Nobel per la pace, un’avvocata colombiana celebre per le sue lotte a favore della difesa dei diritti umani, un ex premier danese, un britannico vincitore del Pulitzer. Tutte personalità di altissimo livello, insomma, cui verrà affidato l’importantissimo compito di classificare e sistemare quanto accaduto facendo sì che il blocco di Trump non sia un pericoloso precedente ma la conseguenza di una situazione di emergenza.

Decisione importantissima per la regolamentazione dei social media

Non solo la politica Usa ma la gestione dei social media: da questa decisione dipenderà tanto e di un comitato che gestisse le decisioni etiche più delicate fatto di esperti autorevoli e indipendenti si era già parlato due anni fa. Nell’Oversight Board ci sono 20 membri; di questi 5 sono statunitensi, gli altri provenienti da tutto il resto del mondo. Nick Clegg – vicepresidente di Facebook per gli affari politici – ha parlato con il New York Times spiegando che quando non ci sono regole specifiche create un organo intermediario indipendente è il solo modo per evitare che decisioni che hanno importantissime conseguenze a livello politico – proprio come l’esclusione di Trump dai social – vengano prese da aziende private. I rischi sono molti – a partire da un’indipendenza che potrebbe essere solamente di nome – così come i dubbi ma, ad oggi, questo è il solo modo possibile per gestire la questione.

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