La storia secondo Trump: «Nel 1917, la pandemia fece terminare la seconda guerra mondiale»

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Un errore abbastanza grossolano, nella conferenza interrotta a causa di alcuni spari fuori dalla Casa Bianca

Che la storia non fosse proprio il punto forte di Donald Trump, lo si era già capito in passato (in verità, nemmeno la geografia o la biologia, ma tant’è). Nella giornata di ieri, nel corso di una conferenza stampa che è stata anche interrotta a causa di alcuni spari che erano stati avvertiti nei pressi della Casa Bianca, Donald Trump ha commesso un grossolano errore sulla seconda guerra mondiale e sulle cause che avrebbero portato alla fine della stessa.



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Trump seconda guerra mondiale e la fine nel 1917

Parlando di pandemie (in un momento in cui gli Stati Uniti continuano a fare tremendamente i conti con la curva dei contagi da coronavirus con oltre 5 milioni di persone coinvolte, 40mila nelle ultime 24 ore), infatti, Donald Trump ha citato l’influenza spagnola del 1917. «L’evento più vicino che possiamo paragonare è l’influenza spagnola nel 1917. Fu senz’altro un evento terribile, nel corso del quale persero la vita da 50 a 100 milioni di persone, probabilmente fece terminare la seconda guerra mondiale, tutti i soldati erano malati, fu una situazione terribile».



Le critiche a Donald Trump sull’errore sulla seconda guerra mondiale

La seconda guerra mondiale, come è noto, è terminata nel 1945, dopo che furono sganciate, proprio dagli Stati Uniti, le due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, in Giappone. Un evento che dovrebbe essere scolpito nella memoria di tutti i cittadini statunitensi e che si insegna nelle scuole elementari di tutto il mondo. Tra l’altro, l’anniversario di Hiroshima si è consumato soltanto qualche giorno fa.

Insomma, errore da matita blu per il presidente degli Stati Uniti, che non a caso è stato criticato da tutta la stampa online e che è oggetto di battute sarcastiche su Twitter, il social network che maggiormente apprezza.