Stato dell’Unione: Trump dice che «il meglio deve ancora venire» e Nancy Pelosi strappa il suo discorso «pieno di bugie»

Donald Trump ha tenuto il suo terzo discorso sullo «Stato dell’Unione», ma a passare alla storia è decisamente Nancy Pelosi, protagonista di due delle immagini che difficilmente riusciremo a dimenticare. La prima: Donald Trump si gira per porgerle la copia del discorso, e la speaker della Camera allunga la mano, che viene però rifiutata. La seconda: torna in ballo quella copia del discorso, che viene pubblicamente strappata da Pelosi.

Cosa ha detto Donald Trump al discorso sullo Stato dell’Unione

Donald Trump durante il suo terzo discorso sullo Stato dell’Unione sembra non avere alcun collegamento con l’attualità, se non addirittura con la realtà. Il Presidente Usa infatti non ha fatto alcun accenno al grande elefante nella stanza, ovvero il suo impeachment. Il processo si concluderà mercoledì, ma il tycoon non ne fa alcuna menzione. Così come non menziona, parlando di politica estera, nemmeno i suoi rapporti con l’Ucraina, con il presidente Volodymir Zelensky e nemmeno accenna agli affari di Joe Biden, figlio del suo rivale Hunter Biden. Silenzio anche sul pasticcio combinato in Iowa.

L’America che viene tratteggiata dalle parole di Trump è un Paese in grande crescita economica, con un tasso di disoccupazione «mai così basso tra gli afroamericani e i latinos». «Stiamo assistendo a un boom a favore dei “blue collar”» ha aggiunto, peccato che i dati non sembrino concordare. Ma Trump si appropria anche di un altro risultato: «Dalla mia elezione – ha dichiarato – i mercati azionari Usa sono saliti del 70% , aggiungendo oltre 12.000 miliardi alla ricchezza della nostra nazione, trascendendo ogni cosa considerata possibile». Si tratterebbe di «un record- ha continuato- qualcosa a cui tutti i Paesi del mondo guardano e che ammirano». Donald Trump ha però parlato dei suoi rapporti con la Nato, sostenendo di star spingendo gli alleati «a pagare il giusto», e dell’Iran. Al paese del medioriente lancia un appello che a molti è suonata quasi come una minaccia, vista la storia recente: «Abbandoni il programma delle armi di distruzione di massa». Trump ha anche affrontato il tema dell’immigrazione evidenziando nuovamente come «gli Usa siano il santuario

dei cittadini che rispettano la legge e non di stranieri criminali», usando anche toni forti sulla lotta al terrorismo («Non sfuggirete alla nostra giustizia»).

E a dare lustro al suo discorso pieno di successi, Donald Trump ha invitato 11 personaggi di grande spicco. uno su tutti, Juan Guaidò, che Trump ha presentato come «un uomo molto coraggioso che rappresenta la speranza e le aspirazioni di tutti i venezuelani» e presidente legittimo del Venezuela, attaccando Maduro «leader illegittimo» e «tiranno che brutalizza la sua gente».

Un discorso interrotto solo dagli scroscianti applausi di metà Congresso, mentre l’altra metà, quella dem, è rimasta seduta ed impassibile. Le donne del Congresso vestite di bianco in segno di protesta ad un certo punto si sono alzate in piedi per contestare il Presidente, che però ha concluso dicendo che «il meglio deve ancora venire», mentre i deputati repubblicani intonavano «4 more years».

Nancy Pelosi strappa la copia del discorso di Donald Trump

Il discorso di Trump è stato insopportabile per Nancy Pelosi. La speaker della Camera,notoriamente non una fan del tycoon, ha spesso fatto piccoli gesti di grande impatto per manifestare il suo dissenso, E stavolta non ha deluso le aspettative. Alla fine del discorso del presidente, ha preso in mano la copia che Trump le aveva consegnato all’inizio (rifiutandosi di darle la mano), e invece di riporre i fogli da parte li ha pubblicamente strappati. Le parole scritte nere su bianco e pronunciate di fronte all’aula erano un «manifesto of mistruth» ha detto, un manifesto di bugie, e strapparle «era l’unica cosa cortese da fare, considerando le alternative» ha dichiarato la speaker della Camera commentando il suo gesto. E al giornalista che le ha chiesto se inviterà Trump per un nuovo discorso sull’Unione, ha risposto ridendo: «Speriamo di no, mi aspetto un nuovo presidente tra nove mesi».

(Credits immagine di copertina: fermo immagine video twitter David Hogg@davidhogg111)

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