Trump all’attacco dei governatori repubblicani: “Perché certificano il voto nonostante i brogli”

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Nuova serie di tweet del presidente uscente stavolta contro il governatore dell'Arizona che ha certificato la vittoria di Biden e del senatore democratico Mark Kelly

Nuovo attacco di Trump contro i repubblicani. Il presidente uscente continua la sua battaglia contro la realtà continuando le sue denunce di brogli ancora mai dimostrati e stavolta il suo obiettivo è il governatore Doug Ducey, “colpevole” di aver certificato i voti nel suo Stato confermando la vittoria di Joe Biden nello Stato, primo democratico a vincere dopo Clinton nel 1996. Una sorte quella di Ducey, simile a quella del governatore della Georgia Brian Kemp, a sua volta nel mirino di Trump per aver certificato la vittoria del presidente eletto in uno Stato roccaforte del GOP negli ultimi 24 anni.



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Il tweet di Trump contro i repubblicani e Ducey

“Perché accelera così tanto per nominare un democratico, soprattutto con tutte le orribili rivelazioni di brogli e frodi che stanno emergendo?”. Questo il testo del tweet di Donald Trump contro i repubblicani eletti come Ducey. Un messaggio che il presidente ha chiuso con una frase che suona come una minaccia per Ducey e l’intero establishment del GOP: “I repubblicani se lo ricorderanno a lungo”.



Una dichiarazione che rappresenta il sentimento che, secondo molti esperti, sta alla base del silenzio o dell’appoggio di gran parte degli eletti repubblicani alle accuse del presidente uscente: la paura che mettersi contro Trump possa costare la rielezione. Perché come ha spiegato la commentatrice conservatrice Laura Ingraham, il presidente uscente “resta il leader del partito repubblicano fino a che non si presenterà qualcuno con la stessa forza comunicativa e politica”.

Il tweet di Trump contro i repubblicani e i timori del GOP

Il messaggio di Trump contro i repubblicani è solo l’ultimo di una serie di attacchi che il presidente uscente ha lanciato nel corso dell’ultimo mese contro chiunque non abbia seguito acriticamente il suo tentativo di ribaltare il risultato delle elezioni. E così stavolta a finire nel mirino del presidente uscente è il governatore dell’Arizona, Doug Ducey, la cui colpa è aver certificato la vittoria di Biden nello Stato, confermando il risultato delle elezioni e la vittoria del senatore democratico Mark Kelly. Un atto dovuto, quello di Ducey, che come il collega della Georgia Kemp si ritrova nell’occhio del ciclone pur essendo da sempre uno dei principali sostenitori di Trump. Un sostegno che non ha protetto i due dalla rabbia del presidente uscente, che adesso li addita pubblicamente ai propri sostenitori, creando una pericolosa dinamica per il partito repubblicano, che già nei giorni scorsi ha toccato con mano in Georgia il risultato di un mese di campagna di discredito del voto da parte di Trump. Cresce infatti tra gli elettori repubblicani, il partito di quelli che ritengono non abbia senso andare a votare per un partito che, secondo loro, non difende il proprio leader. Una situazione rischiosa per il GOP soprattutto in Georgia, dove il 5 gennaio si voterà per i due senatori dello Stato e se i democratici riuscissero a vincere entrambi i seggi otterrebbero il controllo del Senato, cambiando radicalmente la situazione politica del Paese.