Trump accusa l’Oms di essere troppo filo-cinese e blocca il versamento di fondi da parte degli Usa
15/04/2020 di Ilaria Roncone
In un video diffuso sul suo profilo Twitter Trump fa sapere di aver dato lo stop al versamento dei fondi americani – tra i 400 e i 500 milioni all’anni – all’Oms perché colpevole di «errori costati vite umane» e di aver «insabbiato la diffusione del virus». La decisione è frutto di una situazione che va avanti già da qualche tempo, viste le tensioni tra la Casa Bianca e l’agenzia sanitaria collegata all’Onu.
Trump rimarca di aver fermato per i voli dalla Cina
President @realDonaldTrump is halting funding of the World Health Organization while a review is conducted to assess WHO’s role in mismanaging the Coronavirus outbreak. pic.twitter.com/jTrEf4WWj0
— The White House (@WhiteHouse) April 14, 2020
Il presidente degli Stati Uniti ha accusato apertamente l’Oms per aver gestito la pandemia in modo disastroso e, in particolare, di averlo attaccato per aver fermato i voli provenienti dalla Cina. «Tutti sanno quanto sta succedendo là dentro è la disastrosa decisione di opporsi alle restrizioni di viaggio dalla Cina». Lo stesso giudizio critico è toccato all’Italia quando ha scelto di fermare i voli dalla Cina. In un primo momento Trump è stato tra quei leader che hanno sottovalutato la pandemia, agendo in ritardo rispetto a quelli che sarebbero stati i tempi sensati visto quanto stava accadendo in altri paesi, Italia in primis. Il presidente sta anche ricevendo critiche per le promesse mai mantenute di fondi federali da parte di alcuni governatori Usa.
Anche i media più critici nei confronti di Trump contestano l’Oms
Anche i media americani che più risultano progressisti nel paese e che criticano Trump hanno assunto un atteggiamento di giudizio nei confronti dell’Oms. L’accusa è quella di aver dichiarato lo stato di pandemia dopo un mese, con il direttore generale dell’organizzazione che si è recato a Pechino per porre i suoi omaggi a Jinping. In questo senso non è mai stato fatto alcun riferimento ai silenzi e alle censure del Paese del Dragone con il resto del mondo rispetto all’epidemia. Negli Stati Uniti è stato anche osservato che l’influenza cinese all’interno dell’Organizzazione mondiale della sanità (e dell’Onu in generale) sia aumentata nonostante gli Usa ne rimangano il primo finanziatore. A sostenere una posizione di maggiore rafforzamento della cooperazione internazionale, invece, sono molti osservatori americani indipendenti come il filantropo Bill Gates.
(Immagine copertina dal profilo Twitter di Trump)