Troppe donne in una azienda Gorizia, il Governo impone un uomo

13/03/2018 di Redazione

Ci sono troppe donne nell’organigramma di un’azienda pubblica di Gorizia, e il Governo impone, in nome delle Pari opportunità, un uomo. Succede durante il rinnovo del Collegio sindacale della Sdag, la “Stazioni doganali autoportuali Gorizia” che gestisce l’autoporto e di cui il Comune è socio unico.

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Come mai questa decisione? C’è da dire che i tre componenti effettivi dell’organismo sono tutte donne, Vilma Clemente, Rita Burelli e Roberta De Leonardis, mentre due uomini sono stati nominati come supplenti, Silvano Galeotto e Bruno Gomiscech. Dai controlli effettuati in materia dal Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri è emersa questa anomalia, situazione che ha comportato l’invio di una diffida alla Sdag e al Comune a proseguire, imponendo di inserire un elemento dell’altro sesso. «Naturalmente quando è arrivato questo richiamo mi è venuto da ridere – ha commentato all’Ansa il sindaco, Rodolfo Ziberna – perché ho pensato che queste leggi sono state fatte per favorire l’accesso delle donne in tutti i livelli dell’amministrazione pubblica, sia politici sia tecnici, e nel momento in cui questo obiettivo viene raggiunto, andando addirittura oltre, ecco che arriva il blocco. Peraltro va anche detto che questa norma vale solo per i primi tre mandati consecutivi dopo l’entrata in vigore della normativa, mentre in seguito si può tornare alle ‘abitudini’ precedenti. In ogni caso, visto che si tratta di obblighi di legge, rimedieremo sostituendo una delle donne del collegio sindacale con un uomo».

(Credit Image: George Panagakis/Pacific Press via ZUMA Wire)

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