Tripoli, il governo di Fayez Sarraj starebbe valutando la chiusura dei centri di detenzione migranti

Dopo il raid aereo a Tajoura, il governo libico di Salvezza Nazionale guidato dal  presidente Fayez al Serraj starebbe valutando la chiusura di tutti i centri di detenzione dei migranti insieme al rilascio di tutti i detenuti in Libia. Una misura per «garantire la loro sicurezza» ha riferito The Libya Observer citando le dichiarazioni del ministro dell’Interno Fathi Bashagha.

Tripoli, il governo di Fayez Sarraj starebbe valutando la chiusura dei centri di detenzione migranti

Chiusura dei centri di detenzione per i migranti e rilascio di tutti i detenuti: è questa la misura che starebbe valutando il presidente Fayez Al Serraj all’indomani del tragico bombardamento del centro di detenzione migranti nella zona periferica di tripoli a Tajoura. Un attacco che l’Onu non ha potuto condannare uniformemente per il veto degli Usa. Fayez aveva da subito attribuito l’attacco alle forze armate del generale Khalifa Haftar, che nei giorni precedenti aveva preannunciato delle misure aggressive per conquistare Tripoli.

In queste ore il governo di Salvezza Nazionale non starebbe discutendo solo la chiusura dei centri di detenzione e il conseguente rilascio dei migranti, che ammonterebbero a circa 8000 persone contando solo la ventina di centri ufficiali, ma anche di dare chiaro ordine  alle motovedette guardiacoste di non intervenire per bloccare le partenze degli scafisti con i migranti in mare.  Un’ipotesi che riporta alla memoria l’appello che fece lo stesso Sarraj nei mesi scorsi, quando preannunciava che l’escalation di violenze in Libia avrebbe potuto portare alla fuga dal paese di 800,000 migranti inclusi militanti Isis e criminali.

(Credits immagine di copertina: ANSA/ ZUHAIR ABUSREWIL)

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